»Il referendum mi sembra più un regolamento di conti fra poteri. Secondo me non aiuta sul tema della giustizia, quindi mi auguro che i sì non vincano«. Lo ha detto Luigi de Magistris, ex magistrato, sindaco di Napoli tra il 2011 e il 2021, oggi presidente del movimento politico Dema. Secondo de Magistris, intervenuto questa mattina a Radio Crc, »se dovessero vincere i sì non avremmo una giustizia più efficiente, più efficace e con tempi più rapidi, o un Csm con meno peso delle correnti. Avremmo addirittura il contrario. Purtroppo, come spesso accade nel nostro Paese, la politica non ha alcuna voglia di fare una riforma per i cittadini e per la giustizia. Non ha interesse a colpire la parte malata della magistratura, con la quale magari ci va a braccetto, ma ha interesse a colpire la parte sana. Però - ha sottolineato de Magistris - quella parte sana ha una responsabilità: in questi anni è stata troppo silente e poco efficace nel far comprendere ai cittadini la posta in gioco». De Magistris riconosce che »c’è un tema giustizia e non lo si può negare. È un momento davvero opaco. La stessa magistratura, anche per sue colpe, non ha più quella credibilità di una volta, in parte ha perso la spinta ideale, il cittadino non ha più quella fiducia di una volta e se è così ti devi anche interrogare. La magistratura invece ha fatto poca autocritica. Ma - ribadisce - la risposta per migliorare la situazione rende invece la situazione ancora peggiore. La riforma Cartabia non interviene su una giustizia più giusta, ma la rende ancora più di classe, una magistratura più efficace con i ladri di polli e con le armi spuntate nei confronti delle deviazioni criminali del potere«.