«La situazione è difficile, l'accordo sulle sanzioni non c'è. Se ci troviamo in questa situazione è colpa della Commissione Europea, che ha presentato il sesto pacchetto di sanzioni senza prima avere l'accordo degli Stati membri, un modo di fare irresponsabile». Così il primo ministro ungherese Viktor Orbàn, a margine dei lavori del Consiglio europeo straordinario. L'ipotesi di escludere dall'embargo il petrolio in arrivo nell'Ue tramite oleodotti per Orbàn «è un buon approccio, ma abbiamo bisogno di garanzie - puntualizza -: nel caso in cui ci fosse un incidente dobbiamo avere diritto ad avere il petrolio da altre fonti». «Sul sesto pacchetto di sanzioni abbiamo lavorato duramente, si sono fatti passi avanti ma non siamo ancora al traguardo: ho aspettative basse su un accordo nelle prossime 48 ore, ma sono fiduciosa che poi ci saranno possibilità di successo. E' importante mantenere la solidarietà e l'unità dell'Ue», ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Vogliamo sostenere l'Ucraina. Il sesto pacchetto di sanzioni è sul tavolo da molte settimane. E' importante decidere, il momento è adesso e sono fiducioso che saremo in grado di farlo assieme, esprimendo una posizione unitaria sul tema», le parole del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, arrivando al summit straordinario oggi a Bruxelles. «Non è semplice perché ci sono differenti sensibilità e preoccupazioni - ha riconosciuto -. Nelle ultime ore abbiamo fatto importanti passi avanti. Spero che saremo pronti a prendere una decisione tutti insieme». Le parole di Orbàn e von der Leyen arrivano dopo le news relative al dialogo tra gli ambasciatori Ue sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Si delinea un compromesso, che dovrà essere discusso dai leader nel Consiglio Europeo, per un’esenzione temporanea per il petrolio che arriva in Europa via oleodotto, esenzione che il Consiglio affronterà il prima possibile. «Raggiungeremo un accordo sul prossimo pacchetto di sanzioni» alla Russia «entro lunedì pomeriggio», aveva detto in mattinata alla radio France Info l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, in vista del Consiglio europeo di oggi. «Nel prossimo pacchetto di sanzioni contro la Russia non falliremo sull'embargo petrolifero», aveva poi confermato Borrell, ribadendo che «alla fine ci sarà un accordo», malgrado la resistenza dell'Ungheria.