Mentre la guerra entra nel suo quarto mese, la Russia aumenta l’intensità delle sue operazioni nel Donbass nel tentativo di completare l’accerchiamento di Severodonetsk, Lyschansk e Rubizhne. La conquista di Severodonetsk, dal 2014 centro amministrativo dell’area del Lugansk ancora controllata da Kiev, non esaurirebbe gli obiettivi del Cremlino nel Donbass ma consentirebbe a Mosca di impadronirsi dell’intera regione. Il controllo completo del Lugansk potrebbe avere inoltre un’efficacia propagandistica auso interno, in una fase che vede gli osservatori militari russi sempre più critici nei confronti dell’andamento delle operazioni. Attualmente gli assi settentrionale e meridionale dell’avanzata su Severodonetsk sono separati da circa 25 chilometri di territorio controllato dall’Ucraina. Le forze di Kiev, riferisce l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica, stanno opponendo per ora un’efficace resistenza e occupano posizioni difensive ben scavate. La difesa di Severodonetsk era stata infatti preparata da tempo, con trincee e fortificazioni. La Russia, nondimeno, ha ottenuto alcuni successi localizzati nell’area di Zolote grazie alla concentrazione di forze di artiglieria, la vera protagonista del conflitto, come ha osservato ieri il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin.

Medvedev boccia il piano di pace italiano: "Basato su fake ucraine". Mosca: "Non lo abbiamo ancora letto"

Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha bocciato il piano di pace italiano per risolvere la crisi ucraina, definendolo basato su «fake». «L’Occidente ha abbracciato il desiderio di creare "piani di pace" che dovrebbero portare a una soluzione della crisi in Ucraina. E andrebbe bene se si trattasse di avanzare opzioni che almeno in qualche modo tengano conto della realtà. Ma questo è solo un puro flusso di coscienza», ha scritto Medvedev nel suo canale Telegram. Riferendosi sempre alle notizie di stampa sul piano italiano in quattro fasi, Medvedev ha affermato che «si ha la sensazione che non sia stato preparato da diplomatici» e che sia basato su «menzogne ucraine». Frena invece il governo russo, che attraverso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, fa sapere di non aver ancora letto il documento. «Non l’abbiamo ancora visto, speriamo che ci venga consegnato attraverso canali diplomatici e familiarizzeremo con esso», ha detto Peskov.

Ennesima macabra scoperta a Mariupol: trovati 200 cadaveri tra le macerie di un edificio

Ennesima macabra scoperta in Ucraina: sono stati trovati circa 200 cadaveri in avanzato stato di decomposizione tra le macerie di un edificio crollato a Mariupol. Lo ha reso noto su Telegram il consigliere del sindaco della devastata città portuale, Petro Andriushchenko. Secondo la fonte, quando i residenti locali si sono rifiutati di raccogliere e imballare i corpi delle vittime, il ministero russo per le emergenze ha abbandonato il sito: «I cadaveri sono rimasti al loro posto e ora un fetore permea le macerie parzialmente smantellate a una distanza di quasi un isolato». È di fatto «un obitorio improvvisato». Andriushchenko ha anche aggiunto che in città «le procedure di seppellimento dei corpi dai cortili dei complessi residenziali si è sostanzialmente interrotto».