«Sono stati pubblicati nel sito del ministero della Giustizia alcuni avvisi riguardanti il concorso per esami a 310 posti di magistrato ordinario, indetto con decreto del 29 ottobre 2019 e pubblicato nella G.U. n. 91 del 19 novembre 2019 – 4a serie speciale – concorsi ed esami. In particolare, si comunica che è possibile da oggi, 20 maggio 2022, prendere visione dei risultati delle prove scritte, inserendo nella form disponibile online i dati relativi al proprio codice fiscale e al numero di tessera» si legge sul sito del ministero della Giustizia. «Il candidato all’atto della consultazione vedrà il voto numerico in caso di idoneità, oppure ‘NI’ in caso di non idoneità. Se il campo “prova annullata” è valorizzato con “annullata”, apparirà la dicitura Prova annullata. I risultati delle prove scritte potranno essere conosciuti anche consultando l’elenco affisso all’albo» prosegue via Arenula. Dei 3.797 che si erano presentati l'estate scorsa per sostenere le prove scritte, sono stati ammessi all'orale solo in 220, uno striminzito 5,7% , come certifica il ministero della Giustizia sul suo sito. I motivi? strafalcioni di diritto e pure di italiano commessi da ambiziosi laureati in giurisprudenza che aspirano a diventare giudici e pubblici ministeri. Secondo una stima del Csm, mancherebbero più di mille magistrati. Una carenza di cui si sente il peso proprio mentre gli uffici giudiziari sono chiamati a realizzare gli ambiziosi obiettivi del Pnrr: il taglio del 40% dei processi civili e del 25% di quelli penali. Non è la prima volta che un bando per accedere all'ordine giudiziario finisce in una «strage di candidati». Era già accaduto nel 2008 , in occasione di un maxi-concorso che avrebbe dovuto assicurare alla magistratura una decisa iniezione di forze nuove, con 500 giudici in più. Le prove orali avranno inizio il prossimo 27 giugno 2022, presso il Ministero della Giustizia, secondo l’ordine di estrazione delle Corti di Appello:
  • ROMA
  • VENEZIA
  • BARI
  • CAMPOBASSO
  • PERUGIA
  • CATANIA
  • BOLOGNA
  • FIRENZE
  • TRENTO
  • TRIESTE
  • SALERNO
  • CATANZARO
  • NAPOLI
  • ANCONA
  • MILANO
  • PALERMO
  • CALTANISSETTA
  • L’AQUILA
  • GENOVA
  • BRESCIA
  • LECCE
  • MESSINA
  • TORINO
  • CAGLIARI
  • REGGIO CALABRIA
  • POTENZA