Quando Elon Musk ha postato su twitter un sondaggio su quanto, secondo gli utenti, il social garantisse libertà d’espressione, in pochi avevano capito le sue reali intenzioni. Quando poi, qualche giorno dopo, è diventato socio di maggioranza dell’azienda, annunciando alcune novità e promettendo investimenti, altrettanti avrebbero scommesso che non sarebbe arrivato fino in fondo. Quando, infine, l’uomo più ricco del mondo si è comprato il social per 44 miliardi di euro, grazie a un corposo finanziamento bancario, in molti non hanno potuto far altro che pensare: «Oh no, di nuovo». Il patron di Tesla e SpaceX è infatti soltanto l’ultimo multimiliardario a essersi iscritto al club dei “padroni del vapore”, cioè una manciata di imprenditori che hanno deciso di investire gran parte del proprio capitale in tecnologia, social media e intelligenza artificiale. In alcuni casi, come quello di Musk, comprando aziende già bell’e fatte. In altri, come quelli di Jeff Bazos e Mark Zuckerberg, creando dal nulla i propri imperi economici. E difendendoli oggi dall’assalto cinese all’Intelligenza artificiale e ai social, portato avanti in primis da TikTok ma anche da Weibo (il twitter cinese), WeChat (la super app senza la quale nel Dragone non si può praticamente vivere, e che contiene anche una specie di Whatsapp), fino ad Alibaba, l’Amazon d’Oriente fondata dal multimiliardario Jack Ma. Ma chi sono questi personaggi e come sono arrivati a essere gli uomini più geniali (e ricchi) del mondo? Andiamo per ordine (d’età e non di ricchezza). Jeff Bezos nasce nel 1964 ad Albuquerque, nel New Mexico, Stati Uniti. Il cognome non è quello del padre naturale, ma del cubano Miguel Bezos che sua madre sposa dopo il fallimento del primo matrimonio. La famiglia si traferisce a Houston, Texas, ed è lì che Jeff cresce tra cactus e modellini di impianti elettrici. La laurea in Ingegneria elettronica nel 1986 a Princeton, poi, gli cambia la vita. Ma è nel 1994 che decide di inseguire il suo sogno e fonda, nel garage di casa, quella che di lì a poco verrà ribattezzata Amazon. Prevede di non fa- re profitti per i primi anni, ma ha calcolato tutto. In poco tempo il marchio si allarga fino a contenere 500 milioni di articoli in vendita. Da lì a poco arriveranno Amazon Prime, che ha cambiato per sempre il concetto di avere qualcosa a portata di mano, Amazon Studios, da cui poi deriverà Prime Video, e Amazon Echo. Non sazio, nel 2000 fonda Blue Origin, società di start up per voli spaziali umani. Puntualmente, nel 2019 i primi turisti spaziali osservano la Terra da un oblò. Tanto per non farsi mancare nulla, nel 2013 acquista per 250 milioni di dollari il Washington Post. Al 2 maggio 2022 ha un patrimonio stimato di 148 miliardi e duecento milioni di dollari. E a proposito di spazio, chi meglio di Elon Musk e la sua Space X per spiegare la follia di un progetto? Musk nasce a Pretoria, Sudafrica, nel 1971, ma si trasferisce in Canada poco meno che ventenne per frequentare l’università. Per poi spostarsi negli Stati Uniti, dove avrà modo di far fruttare la propria intelligenza fuori dal comune. Prima da cofondatore di PayPal, che ha facilitato i pagamenti online in tutto il mondo, poi creando Space X (i cui razzi sostituiscono dal 2020 portano in orbita gli astronauti, da ultimo la nostra Samantha Cristoforetti) e infine diventando Ceo di Tesla. Pochi giorni fa, la pazzia. Compra twitter, e giustifica la sua azione dicendo di credere «nel suo potenziale per essere la piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo». Per molti riuscirà nell’impresa, per altrettanti creerà il caos. Lui, intanto, istrionico e geniale, si gode il titolo di uomo più ricco del mondo, con un patrimonio stimato di 253 miliardi e seicento milioni di dollari. Di social media s’intende, e non poco, Mark Zuckerberg, nato nel 1984 a White Plans, NY, Usa. Dove ha creato Facebook, che ha letteralmente cambiato la vita di miliardi di persone? Nel dormitorio di Harvard, assieme a quattro compagni di stanza. Per poi distribuirlo ad altre università e farlo diventare il social network più conosciuto del mondo. Zuckerberg diventa miliardario nel 2007, a 23 anni, e nel 2012 il numero di utenti registrati a Facebook raggiunge il miliardo. Un successo straordinario, che il Nostro decide di far fruttare creando nel 2013 Meta, azienda che acquisisce poi Instagram e Whatsapp. Un unico grande contenitore, con dentro post, foto e messaggi di miliardi di persone. In mezzo a così tanta ribalta, lo scandalo Cambridge Analytica, per cui Zuckerberg è costretto a presentarsi davanti a una commissione d’inchiesta del Congresso Usa. Fino all’idea del Metaverso, un universo parallelo e virtuale destinato a cambiare il nostro approccio con la tecnologia. A partire dall’uso di visori per muoversi in un mondo che non esiste. Fantascienza? Può darsi, nel frattempo Zuckerberg ha accumulato un patrimonio stimato di 71 miliardi e 800 milioni di dollari. E, come gli altri, non intende mettere un freno alla propria genialità.