No all’archiviazione della pratica aperta in Prima Commissione (competente sui trasferimenti d’ufficio per incompatibilità) nei confronti dell’ex togato di Unicost Massimo Forciniti, oggi presidente di sezione al tribunale di Crotone, per alcune conversazioni in chat con Luca Palamara. Lo ha deciso il plenum del Csm che, a maggioranza, ha "bocciato" la proposta di archiviazione avanzata dalla Commissione: nove, infatti, i voti contrari alla delibera proposta al plenum, otto quelli favorevoli, mentre 6 sono stati i consiglieri che hanno deciso di astenersi. La Prima Commissione, a maggioranza, aveva deciso di proporre al plenum l’archiviazione della pratica, pur sottolineando che, dalle chat, sia emerso che, «nonostante la cessazione dalla carica di consiglieri», sia Palamara che Forciniti «hanno proseguito non solo ad interessarsi nelle dinamiche consiliari, ma ad ingerirsi direttamente nelle stesse». Le attività istruttorie compiute dalla Commissione, però, si evidenziava nella delibera, «non hanno rivelato la sussistenza di una effettiva perdita di fiducia e di credibilità con specifico riferimento all’attività svolta dal magistrato presso il tribunale di Crotone» e, dunque, non si può affermare, rilevava la Prima Commissione, «che si presenti ad oggi un profilo di incompatibilità relativo alla sede». Quanto all’incompatibilità funzionale, invece, la Commissione sottolineava come le funzioni semi-direttive svolte attualmente da Forciniti «siano prossime alla cessazione», poiché tra pochi mesi il magistrato avrà raggiunto il limite massimo di 8 anni per permanere in tale ruolo. Quindi, «ferma la rilevanza deontologica della condotta e impregiudicata ogni altra valutazione possibile in altre sedi consiliari, anche sotto il profilo di mutamento di funzioni o del conferimento di altre funzioni», la Prima Commissione affermava la mancanza di una sua «competenza» su eventuali provvedimenti da adottare. Da qui, la proposta di archiviazione, bocciata però stamane dall’assemblea plenaria.