L’invasione russa dell’Ucraina non sembra procedere: modesti i progressi al Sud, dove Mariupol resiste nonostante le forti pressioni militari, mentre a Nord ed Est le forze di Mosca non avanzano. L’Alto Commissariato Onu per i rifugiati ha riferito che sono 3.528.346 gli ucraini che hanno lasciato il Paese; di questi, oltre due milioni hanno varcato la frontiera con la Polonia. Sono 117 i bambini uccisi dall’inizio della guerra, secondo le stime del Parlamento di Kiev, che parla di altri 155 bimbi feriti. Per la Verkhovna Rada, il numero maggiore di vittime si concentra nella capitale, Kiev, nella città nord-orientale di Kharkiv e in quella settentrionale di Chernihiv. Per le Nazioni Unite, finora, sono almeno 925 i civili uccisi, tra cui 75 bambini, ma il numero reale è probabilmente maggiore. Kiev ha inoltre accusato le forze russe di aver portato illegalmente in Russia 2.389 bambini delle regioni di Donetsk e Luhansk. Intanto, secondo l’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, oltre 600 persone, di cui più di 130 bambini, sono state evacuate da Mariupol durante le ultime 24 ore. Si sono registrati pochi movimenti intorno alla città di Kharkiv, quasi completamente circondata, e quella di Sumy. Secondo l’ombudswoman ucraina, Lyudmyla Denisova, cinque persone sono state uccise e una ventina sono rimaste ferite in raid aerei russi ad Avdiivka, nella regione di Donetsk.

Mosca: «Armi nucleari? Solo se minacciata la nostra esistenza»

In Russia, «abbiamo un concetto molto chiaro di sicurezza nazionale» che prevede l’uso di armi nucleari «solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza»: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alla Cnn, in una lunga intervista alla giornalista-star dell’emittente, Christiane Amanpour. Amanpour ha sollecitato per tre volte Pescov sul tema, con la domande diretta e molto esplicita. «Il mondo ha paura», ha detto, «si sente di escludere l’opzione nucleare?». «Putin vuole che il mondo capisca le nostre preoccupazioni, abbiamo cercato di spiegarle per due decenni ma nessuno ci ha ascoltati», ha risposto lui. Amanpour allora gli ha ricordato che il presidente finnico, dopo aver parlato con Putin, ha raccontato che il presidente russo gli aveva detto che sarebbero accadute «Cose molto brutte». «Si sente di escluderle?», ha insistito lei. E a quel punto Peskov, che prima aveva tergiversato, dinanzi all’insistenza di quella ha detto esplicitamente che la Russia userebbe armi nucleari solo se la sua stessa esistenza fosse minacciata.

L'Ucraina denuncia: "Distrutti 10 ospedali"

Sono dieci gli ospedali completamente distrutti in Ucraina a causa dei bombardamenti russi. Lo denuncia il ministro della Sanità ucraino, Viktor Lyashko, in un discorso alla televisione di Stato. A questi dieci si aggiungono altri ospedali che non hanno potuto essere riforniti di medicinali e di altro materiale a causa dei combattimenti nelle vicinanze, ha aggiunto Lyashko.

Pentagono: "Russi in difficoltà"

L’Ucraina, nonostante sia sotto i pesanti bombardamenti della Russia ormai da più di tre settimane, ha iniziato a invertire il corso sul campo di battaglia e in alcune aree ha recuperato terreno rispetto alle forze russe: lo ha detto il portavoce del Pentagono. «I russi sono confusi, sono stati frustrati», ha detto John Kirby. «Non sono riusciti a raggiungere quasi tutti i loro obiettivi».

Kiev

Le forze russe hanno rafforzato le loro posizioni intorno alla capitale che non è stata ancora completamente circondata. Secondo le autorità ucraine, i militari di Mosca per la prima volta hanno piazzato mine intorno alle loro linee. Intanto nella città assediata di Chernihiv, i russi sono stati accusati di bombardare le aree civili.

Mariupol

Continua l’assedio di Mariupol, città portuale cruciale per assicurare a Mosca il controllo del Mare di Azov e la continuità territoriale tra le zone controllate in Donbass e la Crimea. Centinaia di migliaia di abitanti restano bloccati sotto le bombe senza acqua e riscaldamento mentre il cibo comincia a scarseggiare. Come ha riferito l’intelligence britannica, nel suo aggiornamento quotidiano, le forze ucraine continuano a respingere i tentativi russi di conquistarla. Lo scopo di Vladimir Putin «è il genocidio del popolo ucraino, distruggere l’etnia ucraina» e «non abbiamo neanche calcolato quante sono le persone uccise ma fra loro ci sono anche russi», quindi «Putin e il suo esercito uccidono sia l’etnia ucraina, sia i russi», ha detto il vicesindaco di Mariupol, Sergey Orlov, in collegamento con RaiNews24. «Siamo assolutamente sicuri che si tratti di un genocidio non solo contro gli ucraini ma anche contro altri. Tutti devono saperlo nell’Ue perché è un crimine terribile», ha aggiunto. L’avanzata dei russi punta a Ovest lungo le coste del Mar Nero verso Odessa, ma finora non sono riusciti a circondare la città di Mykolayiv che si trova nel mezzo. È stata registrata attività navale russa nel Mar Nero al largo di Odessa, ma secondo il Pentagono questo non significa che un assalto con mezzi anfibi sia imminente. Dopo i bombardamenti della scorsa settimana, non sono state registrate importanti azioni militari nell’area di Dnipro. La regione, con il suo epicentro Leopoli, resta lontana dall’offensiva di terra anche se è stata colpita da raid aerei. Mosca ha annunciato nei giorni scorsi di aver usato missili balistici ipersonici Kinzhal nella regione di Ivano-Frankivsk.