Dopo avere minacciato «conseguenze irreversibili» nel caso di un inasprimento delle sanzioni, il direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexei Paramonov, punta il dito contro il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, accusato di essere un «falco» antirusso. Durante l'emergenza Covid «all’Italia è stata fornita un’assistenza significativa attraverso il ministero della Difesa, il ministero dell’Industria e Commercio e il ministero della Salute della Russia», dice Paramonov. «A proposito  una richiesta di assistenza alla parte russa fu inviata allora anche dal ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini, che oggi è uno dei principali "falchi" e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano». Il direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo ricorda che «nell’inviare una missione umanitaria» in Italia nel marzo-aprile del 2020, «la Russia è stata guidata non dal desiderio di ricevere dividendi in termini di reputazione o di politica estera, ma da un senso di compassione, un desiderio di aiutare il popolo italiano in uno dei momenti più difficili della sua storia postbellica», argomenta Paramonov. Che poi definisce  «deprimente» «l’isteria anti-russa» con cui le autorità italiane hanno «improvvisamente dimenticato tutto: i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti, l’esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca e si siano uniti alla frenetica campagna russofobica». Dunque Paramonov si aspetta «che a Roma, come in altre capitali europee, tornino comunque in sé, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera», ponendo fine a un atteggiamento «al limite del razzismo vero e proprio» nei confronti della Russia. La replica italiana non si fa attendere. «La Farnesina respinge con fermezza le dichiarazioni minacciose del direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo Alexei Paramonov, secondo cui eventuali nuove sanzioni nei confronti della Federazione russa comporterebbero conseguenze irreversibili per l’Italia, e invita il ministero degli Esteri della Federazione Russa ad agire per la cessazione immediata dell’illegale e brutale aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, che la Farnesina condanna fortemente», si legge in una nota del ministero, nella quale si ribadisce che l’Italia insieme ai partner europei ed internazionali continuerà a esercitare ogni pressione affinché la Russia torni nel quadro della legalità internazionale. Poco dopo, anche Guerini prende la parola e sminuisce l'intervento di Paramonov: «Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino», dice il ministro della Difesa.