In caso di sanzioni ancora più dure da parte dell'Italia ci saranno «conseguenze irreversibili». Mosca chiama direttamente in causa il nostro Paese e lo mette in guardia da eventuali iniziative contro la Russia. E lo fa per bocca di Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo che, intervistato dall’agenzia Ria Novosti, ha detto che il Cremlino sta lavorando a una risposta alle sanzioni «illegittime» degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Paramov ha auspicato che la «campagna russofobica in Europa lasci il posto a un lavoro equilibrato per garantire la sicurezza comune nel continente». Il direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esterirusso ha anche sottolineato come l’Italia, «sullo sfondo dell’isteria anti-russa, abbia improvvisamente dimenticato tutto: i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti, l’esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca». «Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee - ha detto - tornino in sè, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera». Per quanto rigurda le forniture energetiche Paramov ha ricordato che «Mosca non ha mai utilizzato le esportazioni di energia come strumento di pressione politica. Le compagnie energetiche russe hanno sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi. Continuano a farlo anche adesso».