Gli articoli 9 e 33 della Costituzione recitano, rispettivamente, che la «Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica» e che «larte e la scienza sono libere, e libero ne è linsegnamento». I Padri Costituenti non hanno scritto che «il Parlamento, nella sua sovranità, stabilisce cosa è scienza e cosa è arte, quindi cosa insegnare», ovvero che «la Repubblica promuove qualsiasi credenza organizzata, sia essa scientifica o pseudoscientifica». Eppure, se oggi la Camera voterà la legge che equipara lagricoltura biodinamica a quella biologica, la Costituzione sarà violata nei suoi fondamenti di razionalità. È già accaduto, ma questo non giustifica la ripetizione di errori che hanno provocato danni ai cittadini. Un Paese che vieta la coltivazione di ogm -  che sono prodotti garantiti per sicurezza e utilità dalla ricerca scientifica più avanzata -  mentre legittima o finanzia l'uso di credenze superstiziose in agricoltura ha poco da eccitarsi col PNRR. Non è credibile e non andrà da nessuna parte. Il Presidente della Repubblica e il Premier hanno ripetuto per due anni che nella lotta alla pandemia ci si doveva affidare agli scienziati, arrivando a dire che si doveva «credere» alla scienza. Ebbene? La scienza va ascoltata solo quando si è minacciati da un virus? Mentre può essere messa da parte se si vogliono accreditare politicamente pratiche di coltivazione pseudoscientifiche, che sono minoranza nel mondo agricolo, e che identificano organizzazioni settarie e dedite a credenze superstiziose. Peraltro, il teosofo che ispira il movimento dellagricoltura biodinamica, Rudoph Steiner, era fortemente contrario alle vaccinazioni, che secondo lui annichilirebbero lanima, e i suoi adepti sono contro i vaccini anti-Covid: ironica ma triste scena sarebbe quella del Presidente della Repubblica che prima invita tutti vaccinarci, e poi firma una legge che implicitamente avalla le teorie di Steiner. Si spera qualcuno lavverta. Ma facciamo un passo indietro. Nel maggio scorso il Senato votò praticamente allunanimità (un solo voto contrario) il riconoscimento di una dottrina esoterica, come parte legittima di una costellazione di credenze e pratiche, non tutte scientifiche e spesso contraddittorie, nota come agricoltura biologica. Il fatto che gli agricoltori biologici non abbiano chiesto di non venir confusi col biodinamico la dice già lunga. Sappiamo a quali ridicole pratiche ricorrono gli agricoltori biodinamici, che nel nome di favole e riti fanno pagare di più i loro prodotti, illudendo che sarebbero migliori. Certo, in un mondo dove grazie alla scienza, applicata alla medicina e allagricoltura, si sta meglio di sempre, ci si può anche permettere il lusso delle cure alternative o di coltivare usando lesoterismo astrologico. Soprattutto chi è benestante, ma anche chi è sotto-acculturato, si può concedere di credere che il corno di una vacca che abbia partorito almeno una volta contenga proprietà vitali e astrali, ovvero di comprare cibi e bevande griffate dal biodinamico. È il gioco dellofferta e della domanda, mediato da una strategia di marketing. Nessuno impedisce di coltivare come si vuole o di vendere prodotti biodinamici se sono sicuri. Ma perché lo Stato dovrebbe metter soldi di tutti noi in un gioco di autoinganni fondato su credenze pseudoscientifiche e superstiziose? Cè almeno un razionale che lo giustificherebbe, che i parlamentari sanno e non ci dicono? Può sembrare volgare ricordarlo, ma i parlamentari sono pagati con le nostre tasse per fare leggi coerenti con lo Stato di Diritto. Le leggi dovrebbero dare punti di riferimento validi ai cittadini e non ingannarli. Cioè non discriminare nessuno, non avere contenuti arbitrari e migliorare il funzionamento della comunità, garantendo lespressione della libertà individuale nelle sue possibili manifestazioni. Orbene, se si fanno leggi che vanno contro quelle scientifiche, come questa che permetterà aiuti economici o il finanziamento della ricerca sul biodinamico, si discrimineranno arbitrariamente cittadini e non si forniranno strumenti o indicazioni che possano affidabilmente servire alle persone nella ricerca di soluzioni di problemi e di innovazioni in campo agricolo. Il fatto che una così grande percentuale di senatori abbia votato a maggio per la legittimazione di una superstizione è inquietante. Fa venire in mente quando sotto la dittatura di Stalin, il comitato centrale del Partito Comunista dellUnione Sovietica votava allunanimità le letali dottrine di Trofim Lysenko, che prometteva di coltivare cereali oltre il circolo polare artico, e che innescarono una serie di tragedie socioeconomiche, culturali e demografiche, come la morte (tra Unione Sovietica e Cina comunista) di oltre 30 milioni di contadini e lincarcerazione o licenziamento di 3.000 scienziati che criticarono quelle teorie. Negli ultimi due anni di pandemia abbia visto scienziati ed esperti presenti h24 nei media. Il voto sul biodinamico sarà un piccolo test per capire se quella presenza è servita a valorizzare il ruolo della scienza nelle sedi delle decisioni politiche.