Si è insediato questa mattina il nuovo Procuratore di Caltanissetta Salvatore De Luca, che ha lasciato il posto di vicario a Palermo. «Spero di essere allaltezza delle aspettative che sicuramente mi sovraccaricano ancora di più di responsabilità», sono state le sue prime parole. «Voglio innanzitutto ringraziare il Procuratore generale Lia Sava e la Presidente della Corte dAppello Maria Grazia Vagliasindi per lo sforzo organizzativo in un periodo così difficile che ha fatto così che fosse possibile, nel rispetto delle prescrizioni di mettermi in possesso oggi». «Voglio anche ringraziare Matteo Frasca, Presidente della Corte dAppello e Annamaria Palma Procuratore generale facente funzione di Palermo - dice - per la loro presenza per avermi dato modo di affinare le conoscenze organizzative, grazie alle quali io spero di avere un bagaglio sufficiente per dirigere un ufficio di grande complessità come questo». Presente anche lex Procuratore facente funzioni Gabriele Paci, che ha retto nel periodo vacante la Procura di Caltanissetta. «Non mi soffermerò sui problemi - dice - Io prendo possesso delle funzioni con grande entusiasmo. Negli ultimi sette anni ho fatto solo una domanda di trasferimento: la Procura di Caltanissetta, è stata una scelta mirata. Questo volevo fare». Poi parlando della «linea direttiva» delle sue funzioni dice: «Ritengo che la specificità dellufficio di Caltanissetta che comporta la trattazione di procedimenti e processi delicatissimi di natura eterogenea, necessiti ancor di più di quello che è necessario nellattività giudiziaria di grandissimo equilibrio ma di altrettanta determinazione». «Mi ricordo di un collega ora espertissimo che tanti anni fa mi disse: "Salvo, mi è venuto un dubbio. Mi sono vestito e sono tornato in ufficio". Questo deve essere latteggiamento». «Senza innamorarsi di tesi preconcette - dice ancora De Luca - senza ovviamente presupposti ideologici ingombranti e dannosi, ricerca della verità ma dopo, quando è il momento, si devono prendere decisioni difficili e scomode, qualunque esse siano. Equilibrio e prudenza, sempre».