«La scuola è fondamentale per la nostra democrazia, va tutelata e protetta, non abbandonata. Ringrazio presidi e insegnanti per i loro sforzi». È questo il primo punto affrontato oggi dal presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa sulle nuove misure introdotte dal governo per fronteggiare la pandemia. «Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e della diffusione delle varianti con un approccio un pò diverso rispetto al passato - spiega Draghi - vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici e sociali sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito più di altri delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione». Per il premier, infatti, «Basta vedere gli effetti della diseguaglianza tra studenti creata dalla Dad lo scorso anno per convincersi che questo sistema scolastico provoca diseguaglianze destinate a restare. Probabilmente ci sarà un aumento della Dad nelle prossime settimane. Ci andranno, ma da respingere è il ricorso generalizzato alla Dad». Prima di rispondere alle domande dei giornalisti sul nodo scuole, il premier ha precisato che non risponderà «a domande sui futuri sviluppi, sul Quirinale e altro». A proposito dellobbligo vaccinale per gli over 50, Draghi sottolinea che la misura è stata assunta «sulla base dei dati, che dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi». «Non dobbiamo mai perdere di vista una constatazione, ovvero che gran parte dei problemi di oggi dipendono dal fatto che ci sono persone non vaccinate. Le terapie intensive sono occupate per 2/3 da non vaccinati e le ospedalizzazioni lo stesso», afferma il premier Mario Draghi. «Un altro obiettivo di questa conferenza stampa - sottolinea il presidente del Consiglio - è quello di rivolgere lennesimo invito a tutti gli italiani non ancora vaccinati a farlo. Ringrazio veramente di cuore chi lo ha già fatto». Sarà «un anno che dobbiamo affrontare con realismo, prudenza, ma anche con fiducia e soprattutto con unità», dice il premier. Ribadendo che «il motivo per cui possiamo adottare un approccio diverso rispetto al passato è uno solo, la vaccinazione».