Un uomo di Filadelfia è uscito di prigione 37 anni dopo essere stato condannato per l'omicidio di una donna, un'accusa che lui ha sempre negato, e che ora un tribunale federale ha scoperto essere falsa. Secondo quanto riporta il Washington Post citando l'ufficio del procuratore distrettuale della città, infatti, i pubblici ministeri hanno occultato le prove di falsa testimonianza fornite da un testimone chiave. Il rilascio di Willie Stokes arriva dopo che la Corte Distrettuale per il Distretto Orientale della Pennsylvania ha annullato la sua condanna per omicidio la scorsa settimana: il tribunale ha ordinato che Stokes fosse processato di nuovo entro 120 giorni o rilasciato. LEGGI ANCHE: Ok del cdm: vaccino obbligatorio per over 50. E green pass base per servizi e negozi L'avvocato dell'uomo, Michael Diamondstein, ha spiegato che Stokes dovrebbe comparire in tribunale il 27 gennaio, quando l'ufficio del procuratore distrettuale probabilmente informerà della sua decisione finale di archiviare la questione o riprocessarlo. «Ha fatto i suoi primi respiri da uomo libero questo pomeriggio dopo quasi 40 anni, ed è molto felice», ha precisato. Il procuratore distrettuale di Filadelfia Larry Krasner ha riconosciuto che il caso faceva parte di pratiche scorrette della polizia e dell'accusa dilaganti «durante gli anni '80 e '90, e che sfortunatamente persistono in troppe giurisdizioni oggi». Negli anni, l'uomo ha presentato numerose petizioni e appelli per ribaltare la sua condanna, sempre respinti su base procedurale. Ad incastrarlo era stato il testimone chiave Franklin Lee, il quale lo aveva accusato di omicidio, salvo poi, a novembre, ammettere che aveva detto il falso e spiegando di essere stato condannato poi per spergiuro. Condanna però tenuta nascosta a Stokes e ai suoi avvocati. Lee ha spiegato che 1984 era in prigione con l'accusa di omicidio e stupro quando è stato avvicinato da due detective della omicidi che gli hanno offerto «sesso, droga e un accordo» per la riduzione di pena se avesse incastrato Stokes.