La procura di Firenze ha chiesto l'archiviazione del procedimento penale contro Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in merito alle presunte fatture false emesse per operazioni inesistenti insieme a Carlo Torino, responsabile di una società napoletana, in relazione alle conferenze stampa tenute dall'ex premier ad Abu Dhabi. Lo scrive il Corriere della Sera nell'edizione cartacea di oggi, giovedì 23 dicembre 2021. Dalle indagini condotte dalla polizia giudiziaria fiorentina, infatti, l'analisi della documentazione ha permesso di escludere la sussistenza del reato. «Il tempo è galantuomo, ma solo chi ci passa sa quanto ci si soffre» ha detto Matteo Renzi. L'inchiesta, avviata dopo una segnalazione di Banca Italia, è durata due anni ed è stata condotta dagli stessi pubblici ministeri che indagano sulla fondazione Open e i finanziamenti alla Leopolda. «Si archivia dunque uno dei principali procedimenti in cui era indagato l'ex premier», si legge in una nota dell'ufficio stampa di Renzi. «Dopo più di un annodi indagini (e titoloni sui giornali) anche la procura ha ammesso che non c'è reato. Poco a poco la verità viene fuori. Noi crediamo nella giustizia», ha commentato Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e presidente di Italia viva. Gli ha fatto eco il sottosegretario renziano all'Interno, Ivan Scalfarotto: «Ottima notizia: ma ci son voluti due anni, una certa fatica, molto inchiostro versato, l'attenzione rivolta più a questo che alle molte cose fatte da Iv». «Il tempo è galantuomo, ma quanto fango», ha scritto sui social il deputato di Italia viva, Luciano Nobili.