«In questa settimana, la Giunta per le Elezioni del Senato ha approvato la richiesta di sollevare un conflitto di attribuzione sulla violazione della Costituzione, da parte dei pm fiorentini che indagano su Open. Nonostante il Pd schiacciato sul populismo grillino, è finita 14-2 per noi. Molto bene». A dirlo nella sua e-news è il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Che ripercorre quanto accaduto nel corso di questa settimana, durante la quale si è presentato davanti ai pm di Firenze che indagano sul suo conto, depositando una memoria difensiva di cinque pagine, nella quale i suoi difensori ripercorrono tutti gli «errori» dell'inchiesta. «Il giorno dopo questa schiacciante vittoria - continua Renzi -, sono andato dai pm di Firenze per confermare che io non scappo dal processo, anzi. Appena si farà il processo, sarà chiaro che io non ho violato la legge ma che i pm hanno violato la Costituzione. Mi hanno accolto il procuratore capo Giuseppe Creazzo, proprio ieri sanzionato dal Csm per molestie sessuali; il procuratore aggiunto Luca Turco, che è il pm delle perquisizioni giudicate illegittime dalla Cassazione: il procuratore Antonino Nastasi, che è stato in settimana accusato da un ufficiale dei Carabinieri di aver inquinato la scena criminis, nella tragica vicenda di David Rossi a Siena. Avrei buon gioco - dunque - a gridare allo scandalo. Ma io sono un ex premier: io rispetto le istituzioni e, dunque, collaboro con lealtà con questi tre miei accusatori e sono andato da loro a dire in faccia ciò che credo. Ho presentato una memoria, vedremo cosa mi risponderanno».