Le commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera hanno approvato - dopo l'articolo uno votato nel primo pomeriggio di ieri - l'articolo 2 del testo sul Fine vita in cui si definiscono i termini del suicidio assistito. Procede dunque spedito l'iter del provvedimento, calendarizzato per il 13 dicembre, fino alla scorsa settimana bloccato dall'ostruzionismo del centrodestra.

Suicidio assistito, cosa c'è scritto nell'articolo 2

L'articolo due recita così: «Si intende per morte volontaria medicalmente assistita il decesso cagionato da un atto autonomo con il quale, in esito al percorso disciplinato dalle norme della presente legge, si pone fine alla propria vita in modo volontario, dignitoso e consapevole con il supporto e sotto il controllo del sistema sanitario nazionale secondo le modalità previste negli articoli 4 e 5. Tale atto deve essere il risultato di una volontà attuale, libera e consapevole di un soggetto pienamente capace di intendere di volere. Le strutture del servizio sanitario nazionale operano nel rispetto dei seguenti principi fondamentali:
  • tutela della dignità e dell'autonomia del malato
  • tutela della qualità della vita fino al suo termine
  • adeguato sostegno sanitario, psicologico e socio assistenziale alla persona malata e alla famiglia».

Suicidio assistito, nella notte approvato anche l'articolo 3

Approvato nella seduta notturna dalle commissioni Giustizia e Affari Sociali della Camera l'art 3 del disegno di legge sul suicidio assistito, cuore del provvedimento. La norma detta infatti le condizioni per accedere alla morte volontaria assistita dal sistema sanitario nazionale. Sono state accolte alcune richieste del centrodestra, che finora aveva fatto ostruzionismo sul provvedimento.