Giovanardi Vs Giovanardi. E' il particolare conflitto tra l'ex senatore del governo Berlusconi e suo fratello gemello, Daniele Giovanardi, ex primario del pronto soccorso di Modena sospeso dall'Ordine dei medici perché rifiuta il vaccino. «Mi sono permesso di dirgli che, alla sua età, è meglio immunizzarsi, visto che rientra nelle categorie fragili. Lui dice che non può per motivi di salute. Valuterà la Ausl. Se un medico può vaccinarsi e non si vaccina, è comprensibile che l’Ordine lo sospenda», dice al Corriere della Sera Giovanardi il politico, che invece condivide in pieno la linea Draghi su vaccini e green pass e qualche giorno fa si è fatto iniettare la terza dose. Da parte sua, Daniele il medico, anni 71, rivendica il suo scetticismo:  «Io sono stato esonerato da un medico di famiglia, ma sono comunque stato sospeso - lamenta -. Credo che in certe situazioni il vaccino sia più un rischio che un vantaggio». «Durante l’estate ho raccolto 800 firme di persone disposte a vaccinarsi, purché fossero informate. Abbiamo quindi mandato 3 raccomandate ad Antonio Brambilla, direttore della Ausl di Modena e componente dell’Aifa, chiedendo se il vaccino anti-Covid fosse sperimentali o no. Nessuna risposta. A settembre, sono stato esentato dal siero, visto che tre anni fa ho avuto una tromboflebite, che costituisce una controindicazione assoluta al vaccino. Ho presentato all’Ordine e alla Ausl i documenti di esonero e nessuno mi ha mai risposto. Fino al 30 novembre, quando mi è stata recapitata la raccomandata con la quale l’Ordine dei medici mi ha sospeso dall’esercizio della professione fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale. Domani rimanderò tutta la documentazione e mi aspetto che annullino la sospensione», spiega l’ex primario che a farsi chiamare no vax proprio non ci sta. «Io non ho perplessità sui vaccini - spiega - Ma non si può imporre a tutti un farmaco sperimentale senza dare informazioni e chiedendo di firmare un consenso informato. Io sono dell’idea che vadano vaccinate solo le persone fragili, lasciando invece che il virus circoli tra le persone che hanno 20 anni o meno, che sono a rischio zero. Per me in certe situazioni il vaccino è più il rischio che il vantaggio. Non ho paura di ammalarmi, dal Covid si guarisce. Anche Berlusconi e Trump l’hanno passato». Di certo Daniele Giovanardi per ora dovrà rinunciare alla professione, anche alla luce delle parole del Consiglio di Stato che ha bocciato il ricorso di un medico abruzzese sospeso dall’Ordine dei medici per inottemperanza all’obbligo vaccinale. I giudici di Palazzo Spada, confermando la decisione del Tar dell’Abruzzo, rilevano infatti che «la prevalenza del diritto fondamentale alla salute della collettività rispetto a dubbi individuali o di gruppi di cittadini sulla base di ragioni mai scientificamente provate, assume una connotazione ancor più peculiare e dirimente allorché il rifiuto di vaccinazione sia opposto da chi, come il personale sanitario, sia – per legge e ancor prima per il cosiddetto “giuramento di Ippocrate” – tenuto in ogni modo ad adoperarsi per curare i malati, e giammai per creare o aggravare il pericolo di contagio del paziente con cui nell’esercizio della attività professionale entri in diretto contatto».