«La creazione di un’Alta corte disciplinare, attraverso una modifica alla Costituzione, pone problemi importanti». Lo ha evidenziato il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini, intervenendo a una tavola rotonda dedicata al tema di un nuovo statuto comune tra i giudici nell’ambito di un convegno al Consiglio di Stato. «Per potere unificare il disciplinare tra tutte le giurisdizioni occorrono modifiche di tipo sostanziale e procedurale. Io potrei anche auspicarlo, ma cambierebbe radicalmente il sistema», ha spiegato Ermini. A giudizio del vicepresidente del Csm «è un argomento di cui è necessario cominciare a parlare. Non so se ci siano oggi le condizioni di fare modifiche alla Costituzione, ma potremmo affrontare il tema di uniformare il disciplinare, che sarebbe un tema importante».  Quanto all’altra questione oggetto del dibattito, quella del Tribunale dei conflitti, Ermini ha ricordato che «il Csm l’ha affrontata con una delibera a gennaio 2018 e la posizione non è cambiata. A Costituzione invariata è impossibile da costituire, ed è complesso potere anche solo integrare quello che è l’organo previsto per i conflitti di giurisdizione, che è la corte di Cassazione».