Ma chi lo dice che le carceri italiane sono sovraffollate? Facendo strame di decine di sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo e delle centinaia di denunce di associazioni  e sindacati - comprese quelle della polizia penitenziaria - Piercamillo Davigo bacchetta la ministra della giustizia Cartabia colpevole di aver detto che bisogna far tornare le nostre carceri nell’alveo della legalità e dell’umanità. Ovvero, meno detenuti, meno custodia cautelare in carcere e meno leggi punitive: "Il potere di punire, tanto terribile quanto necessario, ha assunto dimensioni esorbitanti non solo in Italia: un panpenalismo fatto di abuso e invasività del diritto penale per cui creare aggravanti o innalzare le pene è la scorciatoia", ha infatti ribadito Cartabia. Ma la parte più interessante e indicativa del Davigo-pensiero arriva quando l’ex magistrato del pool passa all’analisi dei metri quadrati a disposizione di ogni detenuto. A dir la verità, ed è questa la parte più sconcertante, sembra quasi che Dvigo non parli di persone, di cittadini detenuti, ma di capi di bestiame: “Secondo i dati del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria (consultabili da chiunque in Internet) al 30 settembre 2021 in Italia vi erano 53.930 detenuti in carcere a fronte di 50.857 posti dichiarati. Però lo stesso sito del Dap: ricorda che quei posti sono calcolati sulla base di una superficie per detenuti così calcolata: 9 metri quadrati per il primo occupante e 5 metri quadrati per ogni occupante ulteriore (cioè la superficie per l'abitabilità delle case di civile abitazione), mentre la media europea è di 4 metri quadrati a detenuto”. Insomma, il solito Davigo, forse, semplicemente, dovremmo smettere di rispondergli e lasciarlo a godersi la meritata pensione nel suo mondo immaginario...