La Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta con al centro gli anziani morti al Pio Albergo Trivulzio, storica 'baggina' milanese, nella prima ondata del Covid dei primi mesi del 2020."La decisione della Procura di Milano - spiega Alessandro Azzoni, presidente dell'Associazione Felicita che riunisce i parenti - ci trova totalmente amareggiati ma non sorpresi". La domanda "di verità e giustizia", secondo l'associazione, è stata "elusa dalla procura (e non solo)". La Procura milanese, a quanto si è saputo, ha chiesto l'archiviazione anche per tutti gli altri procedimenti simili relativi a morti nelle Rsa milanesi. Non è stata "acquisita alcuna evidenza di condotte colpose o comunque irregolari, causalmente rilevanti nei singoli decessi, in ordine all'assistenza prestata". Lo scrivono i pm milanesi nella richiesta di archiviazione per il caso del Pio Albergo Trivulzio. Anzi, si legge ancora, "con riguardo ai singoli casi, neppure sono state accertate evidenze di carenze specifiche, diverse dalle criticità generali" riguardo le "misure protettive o di contenimento" del Covid "che possono con verosimiglianza avere inciso sul contagio". Manca in sostanza, secondo i pm, la prova del "nesso causale" tra morti e condotte nella rsa.