«Per i magistrati onorari l'ennesima doppia beffa. Sono gli unici lavoratori per i quali è previsto "il licenziamento" se privi di green pass, effetto discriminatorio (tale termine è quello usato dalla Commissione Eu nella lettera di messa in mora all'Italia) rispetto al magistrato professionale comparabile, non esistendo ancora una norma che preveda anche per questi lavoratori la graduazione delle sanzioni disciplinari». Lo sottolinea un comunicato unitario delle rappresentanze dei magistrati onorari. «Ma non basta. Laddove, anche muniti di green pass, risultino positivi perché esposti al contatto quotidiano con l'utenza negli Uffici giudiziari, sono costretti a rimanere in quarantena senza alcun ristoro economico, non così per dipendenti e magistrati professionali. È l'ennesima conseguenza aberrante dello status riservatoci da anni, in attesa perenne della giusta riforma che non arriva mai. Quanto mai urgente è il deposito del maxi emendamento governativo al testo di riforma della Magistratura onoraria presso la commissione giustizia», conclude la nota dei togati onorari.