È partito dallestero lattacco hacker che ha colpito il Ced regionale del Lazio qualche minuto dopo la mezzanotte di domenica. In queste ore sono in corso le indagini serrate della Postale Postale dintesa con la Procura di Roma. Il ransomware che ha colpito i sistemi informatici della Regione Lazio avrebbe infettato «sia le aree di produzione che quelle di backup dei dati». Si tratta di uno degli scenari peggiori possibili perché, se confermato, alla Regione non resterebbe altro che pagare il riscatto. La richiesta degli attaccanti è arrivata «nella serata di ieri». Una cifra che per ora non è stata divulgata, ma «da pagare in Bitcoin». Lattacco, precisano le fonti, «sembrerebbe essere arrivato dalla Germania, ma di questo non cè certezza». Gli hacker, viene spiegato, avrebbero avuto accesso al computer di «uno degli amministratori di sistema di LazioCrea, con credenziali avanzate che hanno consentito ai cybercriminali di lavorare a lungo allinterno dei sistemi informatici» della regione e preparare «per settimane» un attacco sferrato alla mezzanotte del primo agosto. Gli inquirenti sono al lavoro e con una prima informativa i magistrati apriranno formalmente un fascicolo dove al momento è ipotizzabile laccesso abusivo a sistema informatico, ma altre fattispecie potrebbero aggiungersi in base agli elementi che emergeranno dalle indagini. Le indagini puntano a fare luce sullorigine dellattacco e se questo sia riconducibile in qualche modo alla galassia no vax. «La campagna vaccinale sta procedendo e proseguirà regolarmente, non cè stata nessuna interruzione e non ci sarà nei prossimi giorni. Lattacco hacker non è riuscito a bloccare la campagna vaccinale del Lazio», fa sapere, in una nota, lassessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria, Alessio DAmato. «Ringrazio tutti i nostri operatori che si stanno impegnando per garantire tutte le somministrazioni - ha aggiunto DAmato -. Chi è prenotato, può andare tranquillamente nei centri vaccinali. Ringrazio il Commissario Figliuolo per la disponibilità che ci ha dato nel garantire il supporto nel trasferimento dei flussi nellanagrafe vaccinale nazionale. Non ci fermeremo di fronte a questo attacco».