Tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscere Giuseppe Tesauro lo considerano un maestro di diritto e di vita, prestigioso esponente della scuola giuridica napoletana. Giuseppe Tesauro, rimasto sempre Bepi per gli amici, morto a 78 anni, è stato avvocato generale presso la Corte di giustizia dellUnione europea, presidente dellAntitrust, giudice e poi presidente della Corte costituzionale. Figlio darte, suo padre Alfonso, professore universitario è stato maestro di diritto costituzionale di intere generazioni e parlamentare della Dc per 6 legislature. Giuseppe Tesauro si laureò in giurisprudenza, scegliendo linsegnamento del diritto internazionale, attività accademica che divise con quella della professione di avvocato in uno degli studi più prestigiosi dItalia, quello fondato dal professore Francesco Carnelutti. LEuropa stato è stato lambito al quale si è dedicato con più passione, suggellato dalla nomina ad avvocato generale alla Corte di giustizia della Comunità europea e componente del Consiglio del contenzioso diplomatico della Farnesina.Commosse le parole del presidente della Corte costituzionale Giancarlo Coraggio: «Uomo di straordinaria cultura e umanità e giurista raffinato, che ha messo le sue doti al servizio del Paese, rappresentando lItalia ai più alti livelli. Sul piano umano, io e i colleghi che hanno condiviso con lui lesperienza alla Corte costituzionale lo ricordiamo come una persona dotata di unumanità non comune oltre che di una straordinaria professionalità». E il plenum del Csm lo ha ricordato come «uno dei grandi padri del diritto dellUnione europea», non solo un «grande giurista», ma anche un «grande uomo». Il presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, amico di Tesauro, ha tratteggiato molto bene la sua personalità come «uomo dal tratto ironico e gentile, saggio e leggero, come solo chi unisce una solida cultura a grandi doti umani sa essere. Oltre al diritto ci univa anche la comune passione per il calcio». Roberto Rustichelli, suo successore alla guida dellAntitrust, ha sottolineato che «ci lascia una figura luminosa che ha saputo dare una forte impronta agli studi giuridici e che ha ricoperto importanti incarichi istituzionali con grande competenza e con il massimo rigore». La presidente del Cnf Maria Masi lo definisce «un maestro generoso come pochi nel condividere e mettere a disposizione, soprattutto dei più giovani, il suo sapere, la sua esperienza e la straordinaria capacità di realizzare il diritto con lo sguardo rivolto al futuro».Dai tantissimi messaggi di cordoglio emerge la figura di un uomo di straordinaria cultura e ironia, disponibilissimo con tutti, soprattutto con i suoi studenti.E lIstituto Universitario Suor Orsola Benincasa, attraverso il Rettore Lucio dAlessandro ha proposto agli Organi Accademici che «la grande Aula già intestata al professor Alfonso Tesauro, sia intitolata altresì alla memoria di Giuseppe Tesauro».