Ogni opposizione che arriverà sia costruttiva, mai sterile, ogni resistenza propositiva e mai nella difesa dello status quo, non possiamo limitarci a difendere l'esistente, non possiamo permettercelo davanti ai cittadini e all'Europa". Lo ha spiegato, intervenendo al Palazzo di Giustizia di Milano, la ministra della Giustizia Marta Cartabia nella parte del suo intervento in cui ha parlato delle riforme della giustizia 'in cantiere' e legate ai finanziamenti UE per il Piano nazionale Pnrr. L'obiettivo del Pnrr, definito dall'Europa ambizioso e lungimirante, ha chiarito Cartabia, "non può essere mancato, realizzarlo è una corsa contro il tempo e io farò tutto quello che è nelle mia possibilità. Il governo sta lavorando a ritmi impressionanti ma non basterà, servirà la disponibilità di tutti, sappiamo che tutte le riforme sono imperfette - ha aggiunto - e tutte le riforme disturbano perché i cambiamenti disturbano, ma chiedo a tutti voi magistrati e avvocati una seria assunzione di responsabilità, lo dobbiamo al nostro Paese". E ancora: "dobbiamo scrivere una nuova pagina della giustizia italiana per ridare credibilità al sistema e più fiducia ai cittadini, le critiche siano pur severe ma non prevalgano interessi personali o di categoria, siano costruttive e mai sterili". "A brevissimo porteremo in Consiglio dei ministri" la riforma del processo penale, "che sarà frutto di una sintesi politica che, a partire dal disegno di legge già incardinato in Parlamento, tenga conto di un governo in cui è cambiata la maggioranza", ha poi spiegato Marta Cartabia, nel corso del suo intervento all'Università Statale di Milano. "Per gli emendamenti al ddl penale - ha spiegato Cartabia - davvero a breve saranno all'attenzione del Consiglio dei Ministri, dopo intense settimane di sintesi politica. Anche se si va ad agire sul testo di un ddl già incardinato, si tratta di fatto di una riforma profonda, che va ad incidere su istituti nevralgici della procedura penale e che quindi sarà sottoposta all'intero Consiglio dei Ministri". Così avverrà presumibilmente, ha aggiunto, "anche per la riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm, anch'essa urgente, necessaria e imprescindibile, visto anche il prossimo rinnovo dell'organo di autogoverno, che non può avvenire, questo mi sembra condiviso da tutti, con le attuali norme". A questi tavoli di lavoro, ha spiegato ancora Cartabia, "si sono affiancati quelli, niente affatto secondari, della giustizia tributaria e quello, urgentissimo, della crisi d'impresa, che ci porterà a breve (comunque entro il mese di luglio) ad importanti decisioni, molto attese dal mondo delle imprese in un momento così difficile come quello del post-pandemia".