L’avvocato russo Ivan Pavlov, vicino all’oppositore Alexei Navalny è stato arrestato ieri a Mosca con l’accusa di aver diffuso informazioni riservate relative a uno dei casi di alto profilo che segue, una accusa per cui rischia una condanna fino a tre mesi di carcere, dopo che l’Fsb aveva perquisito la camera dell’albergo in cui soggiornava, la sua abitazione e il suo studio a San Pietroburgo e l’abitazione di San Pietroburgo del tecnico del suo studio legale, Igor Dorfman.

Pavlov è il fondatore del “Komanda 29”, un collettivo di legali specializzati nella difesa dei casi aperti dai servizi dell’Fsb e nella difesa della libertà di espressione a cui aderiscono anche giornalisti. Sono gli unici avvocati in Russia a seguire casi di alto tradimento, spionaggio o comunque legati alla sicurezza, in costante aumento negli ultimi anni. «Sono certo che questo procedimento penale a mio carico è collegato a quanto mi ha ripetutamente anticipato l’inquirente dei servizi Aleksandr Cheban: è una vendetta per la posizione che ho assunto in una serie di casi penali oggetto di indagine da parte dell’Fsb», ha dichiarato questa mattina l’avvocato che da lunedì segue anche la Fondazione anti corruzione e la rete di uffici in Russia di Aleksei Navalny. Pavlov aveva iniziato da pochi giorni a lavorare in difesa della Fondazione di Navalny quando la procura ha chiesto al Tribunale della città di Mosca di decretarne l’appartenenza all’elenco delle organizzazione estremista ( paragonabile quindi ad al Qaeda e ad altri gruppi terroristi).

La rete degli uffici in tutta la Russia del movimento di Navalny è stata inserita nel database dei gruppi accusati di attività estremiste o di terrorismo, al fianco di al Qaeda e Is, dal’agenzia russa per il controllo delle attività finanziarie Rosfinmonitoring.

Giovedì scorso il coordinatore degli uffici, Leonid Volkov, aveva pubblicamente annunciato lo scioglimento della rete, a causa del processo in corso per il suo inserimento nell’elenco dei gruppi estremisti e il conseguente rischio di incriminazioni per chi vi lavora. Intanto Tribunale della città di Mosca ha iniziato a considerare la richiesta del procuratore per dichiarare la Fondazione anti corruzione di Navalny, il Gruppo per la protezione dei diritti dei cittadini, e la rete degli uffici come organizzazioni estremiste. Il pronunciamento è atteso per il prossimo 17 maggio. Nel frattempio il tribunale distrettuale di Petushinskij ha accettato tutte e tre le cause presentate dagli avvocati di Aleksej Navalnyj contro la colonia penale IK- 2 della città di Pokrov, dove Nvalny è attualmente recluso. La prima riguarda la vigilanza notturna che lo privadel diritto a otto ore continuative di sonno. Nella second ai legali chiedono che sia dichiarato illegale il divieto di fornirgli libri. Nella terza chiedono di dichiarare illegale la censura dei giornali ricevuti da Navalny.