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Nel decreto ristori il processo tributario viene ridotto alla sola trattazione scritta
La Corte di Appello di Roma ha accolto il ricorso di un ex carabiniere agrigentino condannando lo Stato al pagamento dell’indennizzo previsto per l’irragionevole durata di un processo amministrativo protrattosi per 14 anni. La vicenda risale al lontano 2005, quando l’ex militare originario di Agrigento, allora carabiniere ausiliario presso l’8° Battaglione Carabinieri Lazio, a causa dell’infortunio accidentalmente subito all’interno del presidio di appartenenza aveva beneficiato di un periodo di convalescenza e contestualmente aveva inoltrato al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri la richiesta dell’ottenimento del riconoscimento dell’infortunio subito dipendente da causa di servizio. Istanza respinta dall’Arma. L’allora carabiniere, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza presentò un ricorso giurisdizionale, accolto in Appello soltanto nel 2019, ben 14 anni dopo. Un tempo troppo lungo e che ha convinto A.M. a presentare, stavolta assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Carmelinda Gattuso, la richiesta di un indennizzo per l’eccessiva ed irragionevole durata del processo, domanda accolta dalla Corte di Appello di Roma. Grazie a tale pronuncia, l’ex carabiniere potrà ottenere ristoro per i danni subiti a causa delle lungaggini della giustizia italiana.