«Oggi per domani il dottor Luca Palamara è stato convocato dalla prima commissione del Csm per essere audito. Non si conosce il motivo, né l’oggetto dell’audizione. Come da regolamento del Csm l’audizione sarà riservata, niente mezzi di informazione, niente pubblico, niente registrazione». A scriverlo è il Partito radicale appresa la notizia che l'ex presidente dell'Anm Luca Palamara sarà sentito domani dalla Prima Commissione del Csm, la stessa che si sta occupando del vaglio delle chat estrapolate dal suo telefono nell’ambito dell’inchiesta di Perugia. «Siamo nell’anno domini 2021, quest’idea che alcuni pezzi di giustizia, come accade in udienza preliminare nel processo penale, debbano essere sottratti alla conoscenza, alla pubblicità, alla trasparenza e rimanere nelle segrete stanze abitate da chierici e mandarini deve essere superata, appartiene a mondi che non esistono più - ammonisce il Partito radicale. Anche la magistratura se ne deve rendere conto per non essere sempre più lontana dal mondo reale e chiusa nelle proprie torri di avorio». «Per domani - conclude la nota - chiediamo ai membri della prima commissione del Csm di superare la clausura dei loro lavori. Per il futuro ci attiveremo per rendere pubblico, con legge, ogni anfratto della giustizia che viene amministrata in nome del popolo italiano». Proprio ieri la prima Commissione del Csm ha svolto l’audizione del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, nell’ambito di una richiesta, pervenuta a Palazzo dei Marescialli, di intervento a tutela di alcuni magistrati della Procura con riferimento ad alcuni articoli di stampa in merito all’indagine svolta nei confronti di Luca Palamara. Il procuratore, si riferisce  in una nota, «ha interloquito su tutti gli aspetti oggetto della sua segnalazione e delle domande poste dalla Commissione».