Più ricoveri, e un numero di decessi così alto da superare i picchi del primo lockdown. È il quadro europeo del covid, peggiorato, secondo la maggioranza degli esperti, a causa dei cenoni e degli incontri natalizi. Una nuova impennata riassumibile negli ultimi dati dell’Oms: l’Europa è arrivata a 28 milioni di contagi e 622mila vittime. E anche sulla scorta di un trend che ovviamente non risparmia la Germania, Angela Merkel arriva a sentenziare: «Il peggio deve ancora venire». La cancelliera ha pochi dubbi: a suo giudizio, le prossime saranno le settimane «più difficili», almeno per i tedeschi. A riportare il pensiero di Merkel è il quotidiano “Die Welt”. Vi si legge che la cancelliera non smette comunque di coltivare «la legittima speranza di miglioramento» dell’emergenza coronavirus: «Più siamo coerenti oggi, più velocemente saremo in grado di riportare la situazione sotto controllo, più breve sarà il tempo che dovremo trascorrere con le restrizioni».

La speranza di Merkel: meno contagi grazie all’avvio delle vaccinazioni

A gennaio, dice Merkel, «la prudenza e la reciproca considerazione pagheranno». E comunque «l’inizio della campagna di vaccinazione fa sperare in un miglioramento. Una speranza che i tedeschi possono coltivare probabilmente con maggiore convinzione di quanto sia lecito in Italia. «Mese dopo mese saremo in grado di offrire la vaccinazione a sempre più persone», è la certezza della cancelliera. Il siero, dice, potrà essere somministrato «alla fine a chiunque lo desideri, e spero che il maggior numero possibile la accetterà», aggiunge. Considerazioni che lasciano intendere come, al momento, Merkel neppure consideri l’ipotesi di una pur parziale obbligatorietà del vaccino. Sarà anche per l’efficienza mostrata dal suo Paese sia nell’approvvigionamento sia nelle somministrazioni che Merkel si dice inoltre soddisfatta della iniziativa coordinata assunta dai Paesi Ue sui vaccini: «Sono fermamente convinta che sia stato positivo percorrere la rotta europea». Il covid, ricorda, «ci colpisce tutti non può essere sconfitto da nessun Paese da solo. Neppure la Germania sarebbe al sicuro  se non fosse per i suoi amici e vicini».