«Da tempo mi sono pronunciata a favore. Ma non vorrei fosse un alibi per non fare quelle riforme volte a rendere costituzionale lesecuzione penale». Così Rita Bernardini, presidente di Nessuno tocchi Caino, tocca il tema della priorità delle vaccinazioni antiCovid in un luogo chiuso come il carcere: da qualche giorno ha ripreso lo sciopero della fame per denunciare le condizioni dei detenuti, anche in questi tempi di pandemia, che aveva sospeso dopo lincontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte poco prima di Natale. «Nelle carceri italiane - afferma Bernardini in unintervista allAgi - i diritti fondamentali sono costantemente violati, tanto più oggi con la pandemia da coronavirus in corso. Il presidente Conte nellincontro del 22 dicembre mi era sembrato attento e avevo molto apprezzato la sua prima visita in un carcere, quello di Regina Coeli a Roma. Successivamente la sua apertura al dialogo ha subito una pericolosa battuta darresto quando, nella conferenza stampa di fine anno, ha affermato che nelle carceri con il Covid era tutto sotto controllo e che per diminuire il sovraffollamento, come chiediamo insieme ad una vasta comunità di accademici del diritto penale, occorreva parlare con le forze politiche di maggioranza».