"Ci sono due giudici a Palermo, due donne, in sciopero della fame da sei giorni, Vincenza Gagliardotto e Sabrina Argiolas. Quotidianamente vanno in Tribunale, anche se Vincenza ormai pesa 45 chili. Il medico le monitora, ma loro non vogliono fermarsi" . A richiamare l' attenzione su questa estrema forma di protesta, annunciando che " non si fermerà sinche 'non avremo giustizia" è la Consulta della magistratura onoraria. Quelle due magistrate "chiedono diritti, per la categoria alla quale appartengono, per avere dato allo Stato anni della propria vita, perché sono stanche di essere insultate con appellativi come 'volontari', 'adepti spontanei','stampelle', 'errori del sistema', 'stabili precari'. Ogni termine è stato usato per i 5000 magistrati onorari in servizio, tranne l'unico che vogliono, che pretendono: lavoratori"."Siamo nel 2021 ormai, Sig. Ministro, non nel 1912, i lavoratori non dovrebbero più giungere a tali gesti estremi per il riconoscimento di elementari diritti" sottolinea la Consulta rivolgendosi direttamente a Alfonso Bonafede e annunciando che "martedì Giulia Bentley, vice procuratore a Palermo, con un'esperienza oncologica non ancora terminata, si unirà a Vincenza e Sabrina". I flashmob partiti ieri "dalle due città simbolo di questo movimento spontaneo, non sono passerelle, bensì l'inizio di una protesta montante ".