Ad alzare il sipario del Teatro Area Nord- Teatri Associati, alla periferia a nord di Napoli, sarà la compagnia Babilonia Teatri, con lo spettacolo Padre Nostro che inaugura anche la stagione teatrale con i primi 6 spettacoli, dal 17 ottobre 2020 al 6 gennaio 2021. #ConfiniAperti#2020/2021 - «Lascia spazio all’emozione!»: una stagione simbolica, che, «nonostante le restrizioni, prova a resistere, a ribadire la necessità del Teatro come “spazio emotivo” - spiegano Lello Serao e Hilenia De Falco, direttori artistici del TAN - al quale non dobbiamo e non possiamo rinunciare».

In scena dopo il lockdown Padre Nostro, una pièce sulla figura del padre e il rapporto tra le generazioni, scritto e diretto da Enrico Castellani e Valeria Raimondi con Maurizio, Olga e Zeno Bercini. A seguire, il 24 e 25 ottobre, con la regia di Lello Serao, dall'opera di Bulgakof “Romanzo Teatrale” dal titolo Neve Nera, l’adattamento di Mario Brancaccio, ambientato nella Mosca degli anni trenta piena di pulsioni e di protagonisti della storia letteraria e teatrale, da Tolstoi a Stanislawky, con Mario Brancaccio, Simona Esposito, Pietro Juliano, Yulya Mayarchuk, Gennaro Monti.

Il 31 e 1 novembre, il debutto di Livore - Mozart e Salieri della compagnia VicoQuartoMazzini, scritto da Francesco D'Amore interprete con Michele Altamura e Gabriele Paolocà che ne firmano la regia. Il 7 novembre “Scampoli - da Robert Mitchum ad Andrea Camilleri” di e con Massimiliano Civica, prodotto dal teatro Metastasio di Prato. Aneddoti, pensieri ed episodi della vita di alcuni protagonisti del mondo del teatro e del cinema: Robert Mitchum, Roberto Rossellini, Jerry Lewis, Emanuele Luzzati, Andrea Camilleri.

Il 15 e 16 novembre, dal festival Primavera dei Teatri, va in scena Peggy Pickit – guarda il volto di Dio del tedesco Roland Schimmelpfennig per la regia di Marcello Cotugno con Valentina Acca, Valentina Curatoli, Aldo Ottobrino, Emanuele Valenti prodotto da Teatri Associati di Napoli, e il sostegno del Goethe Institut Napoli. A conclusione, dal 22 dicembre al 6 gennaio 2021, lo spettacolo- evento Natale in Casa Cupiello, un monologo “cum figuris” interpretato da Luca Saccoia che interagirà sulla scena con le creature ideate e realizzate dallo scenografo Tiziano Fario con la regia di Lello Serao.

Un progetto nato da un'idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, prodotto da Teatri Associati di Napoli/ Interno 5 con il sostegno della Fondazione Eduardo De Filippo, per l'anniversario dei 90 anni dal debutto dell'opera di Eduardo. Il progetto prevede inoltre la partecipazione attiva della comunità degli abitanti del Quartiere Piscinola. Parliamo di queste iniziative con Lello Serao e Hilenia De Falco, direttori artistici del Teatro Area Nord.

“Lascia spazio all’emozione” è un titolo molto efficace per la vostra stagione teatrale, a cosa rimanda?

Lascia spazio all'emozione è un gioco di parole che ha un doppio significato: il primo, abbiamo immaginato che lo spazio fisico tra gli spettatori, la distanza, possa essere colmata dalle nostre emozioni, quelle emozioni che gli spettatori proveranno sebbene distanziati e che idealmente riempiranno la sala. il secondo: In questo periodo così difficile abbiamo dovuto dare priorità a tutto ciò che è indispensabile come nutrirsi e curarsi della propria salute fisica, ma l'aspetto psicologico, sentimentale ed emotivo non va messo in secondo piano. Siamo convinti che Il teatro sia uno spazio emotivo da preservare per il bene di tutti”.

Essere considerati un avamposto di periferia o un teatro di frontiera, che significato ha in questo particolare momento?

Non so se siamo considerati un avamposto, tuttavia essere un avamposto vuol dire avvertire la grande responsabilità del fatto che restare aperti non è solo importante per la nostra impresa teatrale, per i lavoratori, per le compagnie e per il pubblico, ma anche per un territorio, la periferia Nord di Napoli, nel quale siamo forse l'unico punto di riferimento culturale ed artistico e soprattutto l'unico spazio di condivisione aperto a tutti. Per queste tante ragioni è importante non chiudere i teatri anche perché sono luoghi in totale sicurezza.

Quale spazio si è conquistato il Teatro Area Nord nel panorama dei teatri italiani?

Nel panorama nazionale cerchiamo di essere un ' porto creativo' per le tante compagnie nazionali in residenza attraverso il progetto C. RE. A. RE. (centro di residenza artistica regionale) e allo stesso tempo di consolidare la nostra natura di osservatorio sulla drammaturgia contemporanea attraverso la programmazione che proponiamo al pubblico.