«Non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private ma tutti dobbiamo avere dei comportamenti prudenti in questa fase». A dirlo è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa da Palazzo Chigi per illustrare le misure anticovid previste dal nuovo Dpcm. Tra le principali novità introdotte ci sono le restrizioni, valide per i prossimi 30 giorni, anche su feste private, cene e cerimonie: se si ospita in casa familiari o amici non conviventi, la "raccomandazione" è di non accogliere più di sei persone.  «La curva epidemiologica sta risalendo in tutta Europa - spiega il premier. LItalia è in una condizione migliore ma non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione. Queste nuove misure comporteranno dei sacrifici ulteriori ma siamo convinti che con queste misure potremo affrontare questa fase. Dobbiamo evitare di fare piombare il nostro paese in un lockdown generalizzato». Passando al tema della scuola, il premier esclude invece l'ipotesi di riprendere le lezioni a distanza come ventilato da alcune Regioni: «Incrociando le dita diciamo che nella scuola le cose stanno andando abbastanza bene. Levoluzione peggiore è segnata nellambito delle relazioni familiari e amicali. Non ci sono i presupposti per la didattica a distanza». «Le condizioni di sicurezza nella scuola fin qui si stanno rivelando efficaci - aggiunge - non si crea generalmente nessun focolaio ma dobbiamo stare attenti a quello che cè attorno alla scuola, prima e dopo la scuola. Faremo di tutto per proseguire in questa direzione».  «Abbiamo avuto un intenso confronto con i presidenti delle regioni e degli enti locali, abbiamo accolto alcuni suggerimenti, altri abbiamo ritenuto di non poterli accogliere. Ora dobbiamo proseguire con la collaborazione e il confronto che è quello che ci ha consentito di gestire la fase più dura», chiarisce il premier. Ma ecco l'altro nodo critico:  «Nel trasporto pubblico cè una situazione critica, al di là dei tanti sforzi fatti. È chiaro che ci sono momenti in cui è inevitabile che si verifichino affollamenti, dobbiamo evitarli. Continueremo a monitorare la situazione e a investire per fare in modo che le persone possano viaggiare in condizioni di assoluta sicurezza». Sui tempi per un vaccino anticovid, il presidente del Consiglio si mostra ottimista: «Le ricerche nel campo del vaccino, delle terapie stanno andando molto avanti quindi se continuiamo a essere responsabili ragionevolmente incroceremo gli sviluppi della ricerca scientifica e vedremo il portone in fondo al tunnel». Ma soprattutto «dobbiamo recuperare quel senso di coesione e responsabilità a maggior ragione con le opposizioni - aggiunge. Cè la massima disponibilità a condividere, a breve ritornerò in Parlamento per dettagliare sia le ulteriori misure a contrasto della pandemia, sia per quanto riguardala gestione delle risorse del Recovery fund». E proprio alle critiche delle opposizioni, che rimproverano al governo una lesione dei fondamenti della democrazia - replica: «Non saprei cosa rispondere. Cosa significa "torsione della democrazia"? Abbiamo fatto tutto il necessario, compatibilmente con la nostra legislazione, per far fronte a una pandemia che ha causato tanti decessi e continua a stressare il nostro sistema sanitario. Noi dobbiamo tutelare la vita dei cittadini, il bene più prezioso, ed evitare che con il calo dellofferta lintera economia vada a rotoli. Altra soluzione non cè, le nostre misure sono state sempre ispirate alladeguatezza, quando necessario abbiamo fatto ricorso al decreto nel rispetto dei principi costituzionali».