Spettabile redazione, ci tenevo a ringraziarvi per l’articolo di Simona Musco sulla vostra prima pagina, relativo al caso Bibbiano. Conosco il mondo dell’affido in quanto genitore affidatario e dopo i fatti di Bibbiano, ho temuto che accadesse quanto riportato nell’articolo. I servizi, e tutti gli organi preposti alla tutela dei minori maltrattati, pur di non vedersi arrivare qualche denuncia, o di non finire in qualche fogna (mi sia concesso il termine) mediatica come quella di Bibbiano, perdono di vista il vero problema: i maltrattamenti sui bimbi. Fortunatamente, c’è ancora chi si occupa in modo integerrimo di questi casi, una fra le tante è l’associazione che ha avuto in affido dai servizi il bambino che io e mia moglie stiamo amorosamente allevando e che quando i giudici lo riterranno opportuno accompagneremo nella sua famiglia d’origine. L’affido, non è Bibbiano, l’affido è amore e sacrificio, l’affido è dare la possibilità a qualche (purtroppo non tutti) bambino, la possibilità di vivere serenamente e di sentirsi amato. I politici, tutti, da destra a sinistra, hanno utilizzato questa brutta storia per meri fini politici, uno sciacallaggio vero e proprio che ha attivato un meccanismo dove ora chi fa affido è quasi costretto a vergognarsi. Voi avete trattato quest’argomento guardando con altri occhi, anche con i miei, ed è per questo che vi ringrazio sinceramente. Non è molto, ma mi abbonerò al vostro giornale. Un caro saluto.Enzo, papà affidatario.