I ben noti effetti deleteri del processo mediatico, cioè la pubblicazione di atti dindagine prima che ci sia stata la sentenza, sono molto probabilmente destinati ad aumentare con lutilizzo dei captatori informatici. Il rischio è stato paventato in queste ore dallintera comunità dei giuristi. Con lapprovazione della riforma delle intercettazioni voluta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che non ha minimamente inasprito le pene per la pubblicazione arbitraria, è stato infatti esteso lutilizzo del cd Trojan ai procedimenti per reati contro la Pubblica amministrazione commessi sia dai pubblici ufficiali che dagli incaricati di pubblico servizio. Una platea potenzialmente vastissima. Il virus spia, trasformando il telefono cellulare in un microfono sempre acceso, diventerà lo strumento dindagine più invasivo esistente.Le tradizionali intercettazioni telefoniche registrano solo le conversazioni effettuate. Quelle ambientali, solo le conversazioni effettuate nel luogo (auto o appartamento) dove è stata preventivamente collocata la microspia.E di tutta evidenza, dunque, leffetto dirompente che tale strumento avrà sulla privacy dei cittadini.  Lindagine della Procura di Perugia nei confronti  dellex presidente dellAnm ed ex consigliere del Csm Luca Palamara può sicuramente essere portata come esempio di quali potranno essere questi effetti collaterali. Quell'indagine fu una delle prime in Italia dove il Trojan venne utilizzato per reati contro la Pa.Lindagine, al momento ancora in corso e che inizialmente puntava ad accertare se Palamara avesse preso tangenti affinché fossero nominati alcuni procuratori, si è poi  estesa a fatti che non avevano alcun legame con limputazione originaria .Lepisodio a tal proposito più eclatante riguarda alcuni consiglieri del Csm che parteciparono alla cena con Palamara lo scorso maggio.I colloqui di quella sera, dopo essere stati trascritti dagli inquirenti, finirono nel fascicolo dindagine al fine di meglio tratteggiare la personalità di Palamara. I consiglieri, mai indagati, furono costretti alle dimissioni allindomani della pubblicazione sui giornali di questi colloqui che, appunto, nulla avevano di penalmente rilevante. Va ricordato, poi, che non sono state previste sanzioni per leventuale mancato rispetto delle norme sullutilizzo del Trojan e che sarà possibile utilizzare gli elementi emersi dalle captazioni anche per reati diversi da quelli per i quali si procede.Il tema maggiormente sensibile ed al momento sottovalutato attiene, infine, alle società, tutte private, che forniranno i captatori informatici. Chi vigilerà sulla correttezza del trattamento dei dati? La legge non lo indica.