Arrivano altre disposizioni urgenti per la prevenzione dal coronavirus all’interno delle carceri italiane, compresi gli istituti penitenziari minorili e le comunità. Misure che puntano molto alla prevenzione, senza intaccare le norme primarie che riguardano le concessioni dei permessi premio e altri benefici che, per ora, non sarebbero giustificate. Quindi cautela e misure per limitare e/ o proteggersi da eventuali contagi.

Le indicazioni dispongono che dovrà essere assicurata una adeguata azione di informazione sulle cautele da adottare e sulle modalità di contagio, sulla base delle indicazioni fornite dal ministero della Salute e dall’Oms, attraverso l’affissione nelle bacheche e nelle aree comuni delle sedi di avvisi ( laddove necessario plurilingua) e la diffusione dei vademecum tematici. I comandanti del Reparto e i coordinatori organizzeranno periodiche conferenze di servizio informando il personale sugli atti e disposizioni amministrative che forniscono informazioni e disposizioni in materia, ribadendo le stesse in almeno tre conferenze consecutive per rendere edotto il personale sottoposto a turnazioni. Le indicazioni del ministero puntano molto anche ai dispositivi di protezione individuale ( Dpi) per il personale che opera negli istituti penitenziari.

Particolare attenzione e scrupolo dovranno essere dedicati ai posti di servizio che per loro natura sono considerati di “Front- office”. Il personale in servizio dovrà adottare le consuete misure di sicurezza, secondo le indicazioni del medico competente. I visitatori dovranno essere sensibilizzati a un comportamento auto responsabile, dichiarando preliminarmente la propria provenienza. Qualora un visitatore dichiari di provenire o aver soggiornato negli ultimi 14 giorni in territori nazionali sottoposti a misure di quarantena e di aver avuto contatti con persone affette dal virus, dovrà essere interdetto l’ingresso nei servizi dell’Amministrazione, con invito al visitatore a comunicare la propria situazione alle Autorità competenti.

Per quanto riguarda le collaborazioni con le comunità del privato sociale, i responsabili delle comunità dovranno essere invitati a prendere immediato contatto con le competenti autorità sanitarie per l’adozione delle opportune misure di prevenzione e protezione. I responsabili delle comunità dovranno assicurare ampia informazione al proprio personale sulle disposizioni impartite dalle Autorità sanitarie e amministrative e sulle misure di prevenzione e protezione adottate; dovranno altresì assicurare ai giovani ospiti una puntuale informazione sulle misure di igiene e prevenzione previste dalle indicazioni diffuse dal ministero della Salute e dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Laddove se ne presentasse l’esigenza, sempre secondo le indicazioni del ministero della giustizia, gli eventuali trasferimenti intracomunitari di minori/ giovani adulti dovranno essere valutati sulla base delle disposizioni impartite dalle ordinanze operanti nei territori ove sono ubicate le strutture di partenza e di destinazione.

Particolare attenzione dovrà essere dedicata al controllo sui detenuti che hanno accesso dall’esterno ( i cosiddetti nuovi giunti): per costoro, secondo le indicazioni, sarà opportuno eseguire uno specifico preliminare monitoraggio. Sono indicate anche disposizioni per quanto riguarda le traduzioni dei detenuti: gli automezzi dovranno essere abbondantemente areati prima di iniziare il viaggio. Qualora prescritto dall’autorità sanitaria competente o dal medico competente, gli automezzi dovranno essere sempre sottoposti a disinfezione mediante disinfettanti e detergenti sanitari. Ogni automezzo dovrà essere dotato dei Dpi per il personale di scorta e di un kit di disinfezione sanitario per uso esterno delle mani e di confezioni di fazzoletti di carta monouso.