Un addio struggente ad un campione che resterà sempre un esempio, in campo e fuori. Lo Staples Center di Los Angeles ha tributato l'ultimo saluto a Kobe Bryant e a sua figlia Gianna, morti insieme ad altre sette persone lo scorso 26 gennaio in seguito allo schianto dell'elicottero che li stava trasportando. Un tributo pubblico i cui proventi saranno devoluti alla Mamba and Mambacita Sports Foundation. Bryant, "Black Mamba", è stato ricordato anche durante il week-end dell'All Star Game. I 20mila presenti ricevano un libricino fotografico con una serie di scatti di Bryant e della figlia Gianna, Steve Nash e il commissioner Nba Adam Silver si abbracciano e, tra i presenti, ci anche Magic Johnson e James Worthy, Manu Ginobili, Tony Parker e Kyrie Irving. Tutti a commuoversi per un video-tributo che arriva al cuore, poi, dopo un omaggio di Beyoncè la standing ovation per Vanessa, la vedova di Kobe e la mamma di Gianna. "Sono stata la sua migliore amica, la sua prima ragazza, sua moglie, il suo grande amore - ricorda - Mi ha mandato un ultimo messaggio prima di morire: voleva che ci prendessimo un po' di tempo soltanto lui ed io, senza le bimbe, per stare assieme. Non ce l'abbiamo fatta". E ancora: "Non potremo mai vedere Gianna andare al liceo assieme a Natalia, insegnarle a guidare o dirle quanto stara' bene nel suo vestito di nozze". Struggenti le ultime parole dirette al cielo: "Kobe, pensaci tu a Gigi. Io faro' lo stesso per le nostre altre figlie. Ci rivedremo in paradiso, tutti assieme". "Kobe era l'Mvp dei papa'", ha detto Vanessa Bryant mentre offriva un ritratto intimo del marito trattenendo le lacrime nella cerimonia allo Staples center. Il mondo, ha raccontato, vedeva Kobe come una celebrità, una leggenda del basket, ma per lei e' il miglior amico, un protettore. Bryant, ha proseguito, amava guardare film romantici con le loro figlie e metterle a letto ogni sera. Col marito pianificava di viaggiare nel mondo ed entrambi non vedevano l'ora di diventare "nonni fantastici". Poi ha descritto la figlia Gianna come una ragazza dolce, premurosa, che amava anche nuotare, cantare, cucinare dolci e guardare "Survivor" e le partire di Nba insieme al padre. "Avrebbe potuto diventare la miglior giocatrice nell'Nba femminile", ha aggiunto. Alla fine ha ringraziato l'ondata di affetto e sostegno da tutto il mondo che ha confortato la famiglia nel suo lutto.