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Da fine 2021, in Francia sarà vietato triturare vivi i pulcini maschi e castrare i porcellini senza anestesia. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura Didier Guillaume all’emittente Bfmtv, aggiungendo che il governo sta lavorando ad un apposito piano per migliorare la salute degli animali d’allevamento. Il futuro testo introdurrà la tracciabilità del loro benessere, la garanzia di un trasporto sicuro e informazioni trasparenti ai consumatori sulle pratiche di produzione delle carni acquistate. Plauso delle associazioni animaliste francesi da tempo in lotta contro la pratica crudele della triturazione dei pulcini maschi, inutili per l’industria delle uova. Secondo stime concordanti, a essere colpiti ogni anno, nel mondo, sono 7 miliardi di esemplari macinati vivi, folgorati o asfissiati insacchetti di plastica perchè per i pulcini, «l’obiettivo è quello di spingere le aziende a porre fine alla pratica l’anno prossimo. Va trovata una tecnica che funzioni su grande scala. Anche la ricerca deve fare la sua parte per cercare di determinare il sesso già dall’uovo» ha dichiarato Guillaume. L’esecutivo francese ha chiesto al Centro nazionale di riferimento per il benessere animale di stabilire tutte le pratiche dolorose ancora in vigore nel Paese e identificare delle alternative. Per incentivare l’attuazione del futuro piano, il ministro dell’Agricoltura ha riferito che «i finanziamenti pubblici saranno indirizzati in modo prioritario verso attività rispettose dei comportamenti naturali degli animali da allevamento». La Francia diventerà così uno dei principali Paesi di allevamento al mondo a mettere al bandoq uesta controversa pratica, vietata in Svizzera dallo scorso settembre seppur poco diffusa nel Paese elvetico. In Germania,un tribunale amministrativo ha invece autorizzato il macello dei polli maschi fin quando non verrà trovato un metodo per determinare il sesso dell’embrione già dall’uovo. Lo scorso novembre, sia Parigi che Berlino si erano impegnate a porre fine al «massacro dei polli», portando questa linea anche nei negoziati in corso sulla futura Politica agricola comune dell’Ue. Per il ministro Guillaume i finanziamenti europei agli allevatori andranno condizionati al rispetto delle norme di benessere degli animali. Una direttiva Ue del 2009 autorizza la triturazione fintanto causa la morte «immediata» dei polli con meno di 72 ore di vita. In Francia il Partito animalista ha ottenuto il 2% dei voti alle ultime europee e presenterà una decina di liste alle elezioni municipali di marzo.