Ombre brune sulla Germania.

Circa 550 estremisti neonazisti sono stati individuati all’interno dell’Esercito tedesco. Non un esercito ombra o una struttura parallela, precisa il controspionaggio, perché non si tratta di un gruppo organizzato e collegato tra i suoi membri, ma comunque una presenza rilevante e con alcuni nuclei più consistenti, come ad esempio nelle Forze Speciali Ksk, dove sarebbero stati individuati una ventina di simpatizzanti dell’estrema destra nostalgica, circa il doppio di quanto registrato appena un anno fa.

È il Servizio di Controspionaggio militare ( Mad) che sta indagando su centinaia di casi di reclute con presunte idee nazionaliste radicali.

L’accusa per i sospetti è di “insufficiente lealtà costituzionale”, mentre al momento non è emerso alcun piano violento degli indagati contro le istituzioni, anche se nel recente passato ci sono stati casi isolati.

Il direttore del Servizio di controspionaggio militare tedesco ( Mad), Christof Gramm, nel raccontare l’inchiesta ha ricordato che è preciso dovere dei militari denunciare commilitoni che mostrino convinzioni contrarie alla costituzione e allo Stato di diritto. «Abbiamo individuato- ha commentato Gramm - gli estremisti e militari responsabili di mancanza di lealtà alla Costituzione, che a volte si conoscono, ma non abbiamo scoperto un gruppo determinato, orientato allo scopo, forse anche violento, intenzionato ad abbattere lo Stato». Nel 2019 erano stati individuati altri 360 sospetti, e si sono conclusi 14 procedimenti con la prova del pieno coinvolgimento dei militari nelle attività dell’estrema destra politica. Negli ultimi 12 mesi inoltre 21 reclute non hanno superato la selezione per la loro vicinanza alla galassia dell’estremismo nero.

In Germania nella primavera scorsa il Ministero dell’Interno aveva individuato 24 mila simpatizzanti neonazisti, e di questi ne aveva schedati 12.700 come potenzialmente pronti a compiere azioni violente.

Proprio nei giorni scorsi la Germania ha messo ufficialmente fuori legge il gruppo neonazista Combat 18, legato alla rete internazionale Blood & honour, sospettata anche di un rapporto con Stephan Ernst, l’uomo accusato di aver ucciso l’esponente della Cdu, Walter Luebcke.

Il ministro dell’interno Horst Seehofer ha definito il gruppo «contrario all’ordine costituzionale».