C’è chi dice che Ken Loach, tra i più grandi registi britannici, vincitore di due Palme d’Oro, un Leone e un Orso d’oro alla carriera e il più attivo politicamente, faccia ormai sempre lo stesso tipo di film. Ma visto che il cinema di Loach è sinonimo di denuncia sociale e da la parola a chi non vuole stare a guardare la crisi politica, sociale e ambientale senza far nulla, allora la sofferenza di vedere ancora una volta sconfitta la classe lavoratrice, da quella povera a quella medio borghese, deve essere vissuta e un solo film non basta.

Esce il 2 gennaio con Lucky Red, Sorry we missed you, dopo la premiere allo scorso Festival di Cannes e ritrae una famiglia alle prese con una lotta quotidiana per sopravvivere a debiti e dei lavori che schiavizzano, primo fra tutti quello del padre Ricky, corriere porta a porta di una multinazionale che ricorda Amazon e che non ha neanche il tempo per la pausa gabinetto. Ken Loach arriva a Roma per presentare il film all’indomani della vittoria schiacciante di Boris Johnson e il sì definitivo della sua Gran Bretagna all’uscita dall’Unione Europea e lo incontriamo pieno di entusiasmo, con la solita voglia di cambiare le cose che lo caratterizza come uomo e cineasta dall’alto dei suoi attivissimi 83 anni.

Secondo lei i protagonisti del suo film cosa avrebbero votato alle recenti elezioni?

Questa non è stata una buona settimana, le persone erano molto confuse e il leader della sinistra, Jeremy Corbyn è stato veramente trasformato e reso una persona impopolare da una propaganda che è stata estremamente intensa. Mi piace pensare che Debbie e Ricky sarebbero sufficientemente sensibili da votare il partito laburista perché una persona su tre ha ignorato la propaganda e ha comunque votato a sinistra. Dovete tenere conto del fatto che in realtà alle persone è arrivata l’eco diffusa da alcune emittenti televisive e testate che il leader della sinistra è un razzista e che è un simpatizzante dei terroristi, due bugie perchè lui è un uomo di pace. Io son andato a fare campagna porta a porta, ho parlato con le persone e questo è quello che mi hanno detto, l’eco di quello che avevano sentito. E la cosa che ha peggiorato il tutto è che poi queste bugie sono state propagate e perpetuate dal partito social democratico di destra. È chiaro che lo hanno fatto e lo fanno per poter distruggere il programma radicale che la sinistra ha cercato di portare avanti. Oggi Tony Blair, farà un discorso dove ancora una volta attaccherà il programma radicale della sinistra e non dimenticate che Blair è stato colui che ha aumentato la privatizzazione delle aziende pubbliche e le ha messe nelle mani delle aziende private, e probabilmente è responsabile di almeno un milione di vittime della guerra in Iraq insieme al suo amico George Bush quindi da lui lezioni non ne prendiamo.

Lavorando con dei ragazzi nel film, come ha spiegato loro questi fenomeni globali?

I bambini hanno capito a livello profondo quello che questa situazione era e cosa significava. Inoltre, Kris Hitchen che interpreta Ricky ha cominciato da poco a fare l’attore ma gran parte della sua vita ha fatto l’idraulico alla guida di un furgone. Debbie Honeywood che è Abby nel film aveva avuto soltanto una battuta in tv prima del film e lavora come insegnante di supporto a scuola. I due ragazzini sono stati presi dalla scuole locali quindi abbiamo fatto un lavoro iniziale improvvisando.

Il film sottolinea il concetto di tempo rubato alla vita privata e familiare in favore di quella lavorativa.

Si parla di tempo rubato perchè la maggior parte delle persone lavora per poter trascorrere dei momenti di vita belli con famiglia e amici ma questo diventa impossibile. E non vale soltanto per i manager ma anche per persone che lavorano a livelli più bassi. Ricky nel film è governato dalla tecnologia all’interno del suo furgone ma potremmo utilizzare la stessa tecnologica per rendere migliore la nostra vita. Il partito laburista con la leadership di sinistra, per esempio, ha semplicemente detto: “utilizzeremo la tecnologia per ridurre l’orario di lavoro settimanale e punteremo ad avere una settimana lavorativa di 32 ore”. Per questo motivo sono stati derisi e questo è un esempio di come si è arrivati a perdere le elezioni e come il discorso pubblico sia stato avvelenato.

Si dice spesso, soprattutto per il cambiamento climatico, che i giovani sono la speranza, che ne pensa?

Sono d’accordo. I giovani sono più sensibili al pericolo del cambiamento climatico perché lo hanno imparato a scuola, i miei nipoti che tra 40/ 50 anni saranno ancora qui sanno che il pianeta collasserà a meno che non cambiamo qualcosa. Lo vedo con l’esempio di Greta Thunberg, nel modo in cui tiene testa a Trump, hai l’immagine molto chiara dell’innocenza e la chiarezza contro la corruzione e l’avarizia e tutto ciò è incoraggiante. Quello che devono fare le persone preoccupate per il pianeta è incoraggiare i ragazzi a non essere cinici, a non alienarsi, dire loro che sì, hanno la forza di cambiare le cose perché non c’è nessuna legge di natura che ci forza a vivere in un mondo di cupidigia e sfruttamento. “Sì, avete il potere di cambiare le cose”, questo è quello che i vecchi dovrebbero dire ai giovani e lo dico da vecchio.

Il titolo del film, Sorry we missed you, non si riferisce solo al messaggio che lasciano i corrieri, vero?

Se non sei a casa e ti portano un pacco, ti lasciano quella nota “Sorry we missed you”, che indica la mancata consegna. Nella storia, la frase rappresenta anche i genitori che non ci sono per i figli perché lavorano 14 ore al giorno, non sempre sono con loro per la cena, per i compiti o per passare tempo insieme. C’è questa disconnessione tra membri della famiglia che hanno molto bisogno l’uno dell’altro per avere una buona vita.