Il Consiglio Nazionale Forense non ha votato a favore dell'indice di revisione degli Isa, gli indici sintetici di affidabilità utilizzati per verificare la normalità e la coerenza della gestione professionale dei contribuenti. Il voto si è svolto durante la riunione della Commissione Isa tra rappresentanze delle categorie professionali e dell'amministrazione finanziaria - settanta esperti, di cui 18 provenienti dall'agenzia delle entrate - per rivedere gli indici. Le ragioni della scelta, condivisa anche con altre rappresentanze professionali - sono state spiegate dal consigliere Arturo Pardi, che ha spiegato come l'obiettivo sia quello di chiedere una presa d'atto significativa delle osservazioni mosse dai professionisti: «È necessario correggere le anomalie più significative e neutralizzare il risultato dell'Isa di esercizio relativo al 2018». Il voto non blocca l'iter di revisione dell'indice, ma ha forte valenza politica. ll Cnf ha preso contatti con gli altri consigli nazionali e le categorie professionali, con l'obiettivo di sviluppare iniziative organiche, in modo da migliorare l'utilizzabilità degli indici Isa, per renderli non solo una riedizione del metodo accertativo sulla falsariga degli studi di settore, ma un vero e proprio strumento di collaborazione tra contribuente e pubblica amministrazione e soprattutto un metodo parametrico adeguato all'attuale realtà delle professioni che, dal punto di vista economico, non hanno ancora superato la crisi. Il presidente della Commissione, Vincenzo Atella, si è impegnato a proporre un emendamento che blocchi le conseguenze di un risultato insufficiente con gli Isa 2018, se con i parametri 2019 si raggiunge la sufficienza.