Messo di fronte alla denuncia di irregolarità elettorali da parte dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa),l'ormai ex presidente della Bolivia, Evo Morales, ha rinunciato al suo incarico e aha lasciato il paese. Ora il voto verrà con tutta probabilità ripetuto. E' arrivata così all'epilogo la pèarabola dell'uomo che da indio coltivatore di coca è arrivato a guidare i.l paese. Dopo la sua autoproclamata rielezione il 20 ottobre le manifestazioni di piazza violente sembrano aver squarciato il velo di probabili brogli. Per questo la polizia boliviana ha arrestato la ex presidente e l'ex vicepresidente del Tribunale Supremo Elettorale (Tse), Maria Eugenia Choque e Antonio Costas. Conto i due è stata aperta un'inchiesta per falsificazione di documenti, manipolazione di dati informatici, alterazione ed occultamento di risultati e altri reati. Immediatamente dopo l'annuncio della rinuncia di Morales dato in diretta Tv migliaia di persone sono scese in piazza Manifestanti ed oppositori si sono uniti in uncorteo a La Paz al quale ha preso parte anche il leader dell'opposizione e sfidante di Morales alle presidenziali, Carlos Mesa.