«Il tempestivo intervento e l'abnegazione della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza non hanno potuto impedire il naufragio di un barchino questa notte al largo di Lampedusa con circa 50 persone a bordo. Le ricerche dei dispersi, che hanno portato al salvataggio di 22 persone, sono ancora in corso e lasciano purtroppo presagire che il bilancio dei morti sia destinato a salire. La perdita di vite umane in mare e' una tragedia immane e una realtà inaccettabile che non possiamo sopportare. Siamo al fianco degli uomini dello Stato che in queste ore sono impegnati senza risparmio nelle difficili operazioni di ricerca e di salvataggio». Così la ministra delle Infrastrutture paola De Micheli ha raccontato quello che è successo intorno alle 3 di questa mattina a poche miglia da Lampedusa. Un a piccola barca infatti si è rovesciata mentre era in corso un'operazione di salvataggio da parte della Guardia Costiera intervenuta dopo l'Sos lanciato dagli stessi migranti. «Non si puo' continuare a morire così a poche miglia dall'isola. E' necessario un dispositivo di soccorso» ha detto il sindaco dell'isola Totò Martello. Questo perchè nonostante le condizioni meteo siano sempre più proibitive le partenze dalla Libia stanno aumentando. Anche se la nazionalità dei superstiti è in larga maggioranza quella tunisina, segno che le rotte di provenienza si stanno spostando come si è notato ormai da tempo.