Un appello del Consiglio nazionale forense a «rinviare l’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità» per l’anno di imposta 2018. E la contemporanea decisione dell’Organismo congressuale forense di proclamare «l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore tributario» dal 1° al 7 ottobre. In attesa che il governo decida effettivamente di congelare l’efficacia degli “Isa”. Sono i due segnali inviati dall’avvocatura sul nodo delle disposizioni fiscali, integrate in modo tardivo e problematico con il decreto dello scorso 17 agosto. L’invito del Cnf e l’astensione proclamata dall’Ocf sono arrivati ieri, poche ore dopo l’analoga decisione con cui le sigle che rappresentano i commercialisti hanno indetto un’astensione quasi sovrapponibile a quella degli avvocati, tra il 29 settembre il 7 ottobre.

Le due maggiori professioni giuridico- economiche sono dunque mobilitate. Ma non è escluso che prima delle date indicate da Ocf e “sindacati” dei commercialisti arrivi la risposta positiva del Mef, ampiamente auspicata dal Cnf e sollecitata lo scorso 10 settembre anche da una nota dell’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi. In un plenum di ieri pomeriggio, il Consiglio nazionale forense ha adottato una delibera con cui ha fatto il punto sulla difficile situazione creatasi per professionisti e per tutti i cittadini: «Per consentire al contribuente di conoscere preventivamente il proprio grado di affidabilità o di anomalia e potere valutare di adattare i redditi dichiarati alle risultanze degli Isa ( Indici sintetici di affidabilità)», si ricorda nel documento approvato dall’istituzione forense, «risulta indispensabile intensificare il coinvolgimento delle singole categorie professionali nella determinazione delle soglie e dei parametri di riferimento e rinviare l’applicazione degli Isa per l’anno di imposta 2018, in attesa di una correzione che, coinvolgendo le categorie professionali a partire dalla avvocatura, possa perseguire quella leale collaborazione posta a base dello Statuto del contribuente».

La delibera del Cnf ricorda inoltre che «vi sono state recenti modifiche agli Isa con il decreto ministeriale del 17 agosto a cui si aggiunge il ritardo con cui sono stati predisposti i software da parte delle aziende che forniscono i gestionali e che, oltre alle criticità già emerse e quelle già segnalate da diversi operatori del settore, si aggiungono agli errori evidenziati nei moduli precompilati». Il Cnf pone quindi «la propria professionalità a disposizione dell’amministrazione finanziaria per un leale e corretto rapporto con il fisco anche attraverso la condivisione di modelli adeguati alla realtà economica della professione forense».

A sua volta l’Ocf «denuncia l’abnorme situazione» creatasi riguardo agli “Isa”, «più volte denunciata dagli operatori, aggravatasi a seguito della pubblicazione, da ultimo, di nuove modifiche ai suddetti indici con il decreto del 17 agosto, cui è seguito il rilascio del software aggiornato solo in data 26 agosto. Appare evidente», si legge nel comunicato diffuso dall’Organismo congressuale forense, «che la posizione in cui viene a trovarsi il contribuente sia pregiudicata dalla presenza di obblighi dichiarativi per i quali sono imposti illegittimamente tempi non adeguati e sistemi non idonei». Questi obblighi dichiarativi, ricorda in particolare l’Ocf, «sono in diretto contrasto» con lo «Statuto del Contribuente», a prescindere dall’analisi del contenuto degli Isa stessi, per i quali si richiede una seria rimeditazione, in contraddittorio con le categorie professionali interessate». L’Ocf invita il «Ministero competente», si legge ancora nella nota, «a porre immediato rimedio alle gravi criticità segnalate, con la disapplicazione degli Isa per l’anno 2018, già richiesta da altre categorie professionali e da alcuni Garanti del Contribuente, con ogni ulteriore necessaria azione correttiva».

Segue la formale proclamazione delle astensioni: «Per tali motivi, condividendo l’iniziativa assunta dalle associazioni nazionali dei commercialisti» l’Organismo congressuale forense proclama «secondo le vigenti regole di autoregolamentazione» l’astensione dalle udienze «e da ogni attività giudiziaria nel settore tributario, dinnanzi a tutte le Commissioni Tributarie provinciali e regionali» per i giorni «1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 ottobre 2019». L’Ocf invita inoltre «le Camere Tributarie territoriali ad organizzare iniziative locali di approfondimento delle ragioni dell'astensione». Una moral suasion e una mobilitazione, quelle dell’avvocatura, che promettono di portare in modo ancora più efficace il caso degli “indici” all’attenzione dell’esecutivo e dell’intera opinione pubblica.