Tre morti, centinaia di negozi saccheggiati e incendiati, violente proteste: è il bilancio di una ondata di attacchi xenofobi contro i residenti stranieri in Sudafrica, per lo più cittadini di altri Paesi del continente, presi di mira a Johannesburg.

La stampa riferisce di un «movimento di contestazione» lanciato nelle scorse settimane da alcune categorie socio- professionali - tra cui autotrasportatori e tassisti con l’obiettivo dichiarato di attaccare tutte le attività dei residenti stranieri per spingerli ad andarsene.

«Sono incidenti disumani» ha dichiarato il commissario di polizia del Gauteng, il luogotenente Elias Mawela, dopo gli incidenti cominciati domenica nelle zone di Turffontein, Jeppestown e Malvern.

La stessa fonte ha annunciato l’arresto di 41 persone in relazione all’uccisione di tre persone morte nelle fiamme, all’attacco e la distruzione sistematica di tutte le attività commerciali presumibilmente di proprietà di cittadini stranieri - pachistani, somali, congolesi e nigeriani - in sette sobborghi di Johannesburg.

La scorsa settimana incidenti simili si sono verificati a Pretoria, dove gli atti violenti ai danni degli immigrati sono stati attuati dai tassisti, seguiti poi dai normali cittadini.