Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto ieri mattina al Quirinale, accompagnati dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, la mamma, la moglie, il fratello e la sorella del vice brigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, ucciso nella notte tra giovedì e venerdì scorsi a Roma.

E intanto proseguono le indagini per accertare l’esatta dinamica di quella notte. L’Arma ribadisce che il collega di Cerciello Rega, Andrea Varriale, quella notte era armato, contrariamente alla vittima. Mentre i consulenti americani della difesa di Finnegan Lee Elder, il giovane californiano accusato di aver accoltellato il vicebrigadiere, sollevano dubbi sulle indagini. «Troppe lacune, vogliamo le risposte» , affermano.

Per Craig Peters, «in mancanza di una reiterazione della confessione di Finnegan di fronte al Gip, è azzardato dare per scontata la sua piena colpevolezza» e parla di esiti «troppo frammentari» in merito ai risultati dell'autopsia sul corpo di Cerciello. Ciò che lascia anche perplessi i legali statunitensi è anche la mancanza delle immagini dell'accoltellamento sul luogo dell'omicidio del vicebrigadiere, che impedirebbe di fornire al momento un'esatta dinamica su quanto è accaduto: «Elder e Hjorth sono stati ripresi da diversi video di sorveglianza in strada, ma la telecamera sul luogo dell'omicidio ( in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati - ndr) non funzionava», spiegano.

Lo stesso Peters si dice «convinto a questo punto che ci siano buone possibilità che chi indaga non sappia cosa è successo». Ethan Elder è tornato per la seconda volta a Regina Coeli, dove ha avuto un secondo colloquio con il figlio in carcere a distanza di un giorno, così come il papà del secondo giovane californiano coinvolto, Christian Gabriel Natale Hjorthl, protagonista della foto che lo ritrae bendato nella caserma dei carabinieri dopo l'arresto.