Dopo una giornata di notizia che si sono rincorse, con ipotesi di vario tipo in serata si è fatta chiarezza sulla morte di Mario Rega Cerciello. Il  vicebrigadiere di 35 anni ucciso nella notte di giovedì in via Cossa a Roma, in zona Prati. con otto coltellate. Ha confessato uno dei due giovani ragazzi americani che erano stati fermati in mattinata. I due sono  Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee e hanno 19 e 20 anni. Il loro fermo per omicidio volontario e tentata estorsione è arrivato al termine di un lungo interrogatorio e il ritrovamento del coltello usato per uccidere il militare nascosto dietro un pannello nel soffitto della stanza dove i due americani alloggiavano.  Una storia assurda, legata alla voglia dei due ragazzi americani, arrivati a Roma in vacanza, di trascorrere una serata tra alcool e droga. L'omicida sarebbe il giovane con i capelli mesciati apparso in una foto e ripreso da alcune telecamere. Al termine di un interrogatorio fiume, insieme al coetaneo ritenuto suo complice, il 19enne ha ammesso le proprie responsabilità affermando di essere lui l'autore materiale dell'accoltellamento del vicebrigadiere. Tra le novità emerse dalle ultime ore, inoltre, i due fermati per l'omicidio non sono studenti della John Cabot University. Durante l'interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip Finnegan Lee si è avvalso della facoltà di non rispondere e Natale Hjorth si è rimesso a quanto dichiarato a verbale, rimanendo anche lui in silenzio. "Per rispetto del militare è meglio non parlare", ha detto fuori dal carcere di Regina Coeli il suo difensore, Francesco Codini.

Ricostruite anche le ore di giovedì notte che hanno preceduto la morte di Mario Rega Cerciello. I due ragazzi americani erano in giro per Trastevere alla ricerca di cocaiana. Individuano il pusher, comprano la droga ma scoprono che era semplice aspirina. A quel punto rubano la borsa del pusher nel tentativo di recuperare i soldi che gli erano stati sottratti poco prima. La dinamica dei fatti è stata ricostruita dal procuratore facente funzioni Michele Prestipino, dall'aggiunto Nunzia D'Elia e dal pm Maria Sabina Calabretta. La borsa dello spacciatore conteneva il suo telefono cellulare. L'uomo ha quindi contattato i due chiamando il suo numero di telefono per avere indietro la borsa. poi chiamato il 112 per comunicare che era stato vittima di un furto e che si era accordato con i due americani per la restituzione della borsa. A questo punto, all'orario stabilito i due carabinieri, in borghese, si sono recati in via Pietro Cossa. Lì hanno incontrato i due ragazzi con i quali è scoppiata una violenta colluttazione durante la quale il vicebrigadiere e' stato colpito con otto coltellate, una alle spalle e una al cuore, risultate poi fatali.  Il collega ha tentato invano di aiutarlo, riportando qualche ferita, allertando subito i soccorsi e i colleghi, che si sono lanciati all’inseguimento dei ladri. Per Rega, invece, non c’era niente da fare.

Lunedì i funerali a Somma Vesuviana, nel Napoletano, nella chiesa dove si era sposato poco più di un mese fa.