L’uragano Ibizagate travolge la politica austriaca che ora, oltre ad affrontare le elezioni europee, deve preparare quelle anticipate di settembre. Rotta repentinamente l’alleanza fra centro e destra non è chiaro cosa accadrà adesso e con quale governo Vienna passerà l’estate.

Il premier popolare Sebastian Kurz ha immediatamente cacciato i massimi esponenti del Fpoe dopo che un video mostrava il vicecancelliere Heinz- Christian Strache mentre offre ad una miliardaria russa appalti pubblici in cambio di sostegno economico al suo partito.

Kurz ha deciso di sostituire anche il ministro degli interni, e per reazione tutti i ministri del Fpoe si sono dimessi. Il presidente della Repubblica austriaco, Alexander Van der Bellen, ha acconsentito alle dimissioni dei ministri del partito dell'ultradestra Fpoe, e ha incaricato Kurz di rimpiazzare i ministri in uscita con degli ' esperti', come chiesto dallo stesso cancelliere.

«Il governo di transizione che dovrà essere nominato entro breve deve durare fino alle elezioni anticipate», ha aggiunto Van der Bellen, che ci tiene a ' sottolineare l'espressione ' di transizione''. Kurz intende arrivare con questo governo alle elezioni di settembre, ma il presidente del Parlamento Wolfgang Sobotka ha fissato a lunedì 27 maggio – dopo la fine della campagna elettorale per le europee un voto sulla mozione di sfiducia presentata dall’opposizione contro il cancelliere.

Il partito Fpoe - fresco ex azionista di governo - e i socialdemocratici non hanno escluso di appoggiare la mozione di sfiducia, allo scopo di far cadere il capo del governo prima delle legislative anticipate. A un certo punto anzi il voto contro il governo da parte del Fpoe era stato dato per certo, poi è arrivata la smentita: «Stiamo valutando».

«Vogliamo che tutto il governo di transizione sia composto da esperti, perché crediamo che solo questa soluzione possa dare fiducia e stabilità in questa difficile fase», ha dichiarato invece il Partito socialdemocratico (Spoe).

Intanto i leader della destra dopo lo choc dei primi momenti passano al contrattacco. L'ex leader Heinz- Christian Strache non ci sta in un post su Facebook afferma che è fermamente intenzionato a dimostrare la propria innocenza: «Noi troveremo le persone che stanno dietro questi video criminali e queste campagne sporche e dimostreremo la mia innocenza. Per questo io combatterò».