Le aggressioni sessuali nelle Forze Armate degli Stati Uniti sono aumentate del 38% nel 2018, secondo i dati contenuti da un rapporto del Pentagono. Il documento fa riferimento al personale maschile e femminile di esercito, marina, aeronautica e marines. In totale, si stima che siano 20.500 ( 13.000 donne e 7.500 uomini) i membri delle forze armate ad aver sperimentato «contatto sessuale non voluto» durante lo scorso anno.

L’incremento rispetto ai 14.900 segnalati dal rapporto del 2016 è evidente. Secondo il documento, sono aumentati gli episodi ai danni delle donne. Tra la fascia di età 17 - 24 anni i soggetti più a rischio. I casi che coinvolgono uomini come vittime, invece, sono rimasti sostanzialmente invariati. Tra i marines, l’ 11,5% dei membri ( 10,7% donne) ha subìto un’aggressione. Nel 2016, la percentuale complessiva si fermava al 7,7. Incrementi più contenuti vengono registrati negli altri corpi.

«Questo è inaccettabile», ha commentato Patrick Shanahan, segretario ad interim alla Difesa. «Non possiamo rinunciare ad affrontare la sfida: dobbiamo fare meglio e lo faremo. Dobbiamo fare il possibile per eliminare le molestie sessuali e le aggressioni nelle forze armate». Il corpo dei marines, particolarmente chiamato in causa dal rapporto, ha evidenziato con una nota che «i risultati» del sondaggio «indicano chiaramente che bisogna lavorare nella prevenzione delle aggressioni sessuali».