«I migranti trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici», ha detto Papa Francesco alla Via Crucis al Colosseo. E forse anche perché la politica sbandiera paure e cifre non vere. Quelle vere sono venute fuori l’altro giorno al Viminale. Ed hanno certificato che i migranti irregolari in Italia sono “solo” 90mila e non 500 mila.

Svelando come la lunghissima campagna elettorale che ha portato al governo l’alleanza giallo- verde sia stata giocata su dati gonfiati. Matteo Salvini ha dovuto fare retromarcia e ridimensionare gli allarmi sulla presunta invasione di clandestini.

Un’ondata di critiche si è sollevata, sia tra i 5 Stelle che naturalmente dall’opposizione. Certo, gli sbarchi nel 2019 sono calati del 93%, che i rimpatriati sono 2.053 - il triplo degli arrivi - e, soprattutto, che ' gli irregolari stimati, perché in quanto irregolari non c'è mai stato un numero certo, sono un numero più basso rispetto a quanto qualcuno va narrando in questi giorni'. Ai 90mila come ' numero massimo stimabile' di irregolari il ministro ci è arrivato così: 478 mila migranti sbarcati in Italia dal 2015: a questa cifra vanno sottratti i 119mila che sono nel sistema d'accoglienza (Hotspost, Cara, Sprar) e altri 268.839, che sono ' presenze certificate in altri paesi Ue'. Il ministro dal conto ha lasciato fuori anche i 32mila che, invece, l'Italia si è ripresa dagli altri paesi Ue in 4 anni e mezzo. Dall'Italia sono state complessivamente allontanate quest'anno 5.568 persone: 2.053 sono i rimpatriati ( tra espulsi e rimpatri volontari assistiti), 437 i soggetti rimandati nei paesi di provenienza e 3.078 quelli respinti alla frontiera. Il titolare del Viminale ha poi fatto un quadro dei posti a disposizione nei Centri per il rimpatrio (Cpr). Ad oggi sono 672 ma a breve ne arriveranno altri 250 nei centri di Roma, Bari, Torino e Potenza.