Aver fissato l'1 luglio 2019 come data in cui rendere obbligatorio il processo telematico "per la direzione della Giustizia Tributaria rappresenta un deciso e fermo passo avanti nella giusta direzione" ma "può ben rivelarsi nelle condizioni strutturali attuali un azzardo, un passo avanti nel vuoto, utile solo ad accelerare, dalla parte del MEF, la "semplificazione di sistema", che andrebbe, per contro, riequilibrato dalla parte del giusto processo. E' uno dei passaggi della relazione letta dal presidente Commissione Tributaria regionale della Sicilia, Giuseppe Savoca, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario tributario 2019, nell'aula magna della facoltà di giurisprudenza di Palermo. "Sembra proprio che per 'non disturbare il manovratore e nella ragionevole previsione che difficilmente interverranno correzioni su quanto è stato disposto e ampiamente pubblicizzato ad ogni fine, si possa, anche in questa occasione, ricorrere all'arte di... arrangiarsi, a un accomodamento che riversi sulle parti del Processo Tributario, e per di più a richiesta dei giudici, l'onere di sopperire a carenze strutturali che - conclude Savoca - sono imputabili esclusivamente al Mef e che possono indubbiamente compromettere la funzionalità del servizio".